Fino a quel giorno non ero mai riuscita a stare in piedi, perdevo il fiato ogni volta che, puntati i piedi, drizzavo la schiena. Risedevo sotto il peso di una vertigine.
I movimenti erano lenti e confusi, e, privi di finalità, non facevano rumore.
Prima di quel giorno non mi affannavo in disegni pesanti, non contavo le ore, solo i giorni e le notti. Il sonno arrivava sempre, dolce, ma quello che poi si scatenava una volta liberati gli occhi resta ancora oggi un fenomeno incompreso. Il risveglio puntuale, senza rancore. Qualche pensiero, lasciato a riposare ancora sotto il cuscino, mi permetteva di ritrovarlo alla sera già tiepido. Il sole sorgeva e poi tramontava e quando risorgeva mi trovava già lì. Tutto filava liscio, in una quotidianità più che banale. E io credevo ancora nelle matite: ‘A noi lasciasti le mani per accarezzarci ’: da un albero rinasce una donna e nell’albero questa muore.
Poi un giorno qualcuno mi guardò, occhi negli occhi, non mi riconobbe e attaccò. Schegge di matita tutt’in terra. Fogli su fogli. Un vento gelido che non trovò più riposo.
Era l’ultima vertigine.
I movimenti erano lenti e confusi, e, privi di finalità, non facevano rumore.
Prima di quel giorno non mi affannavo in disegni pesanti, non contavo le ore, solo i giorni e le notti. Il sonno arrivava sempre, dolce, ma quello che poi si scatenava una volta liberati gli occhi resta ancora oggi un fenomeno incompreso. Il risveglio puntuale, senza rancore. Qualche pensiero, lasciato a riposare ancora sotto il cuscino, mi permetteva di ritrovarlo alla sera già tiepido. Il sole sorgeva e poi tramontava e quando risorgeva mi trovava già lì. Tutto filava liscio, in una quotidianità più che banale. E io credevo ancora nelle matite: ‘A noi lasciasti le mani per accarezzarci ’: da un albero rinasce una donna e nell’albero questa muore.
Poi un giorno qualcuno mi guardò, occhi negli occhi, non mi riconobbe e attaccò. Schegge di matita tutt’in terra. Fogli su fogli. Un vento gelido che non trovò più riposo.
Era l’ultima vertigine.
17 commenti:
Qualche pensiero, lasciato a riposare ancora sotto il cuscino, mi permetteva di ritrovarlo alla sera già tiepido.
Che bella questa frase BP.E' esattamente quello che facio ogni mattina.Un pensiero da riprendere quando tutto è buio e resto solo io con io.:)))
Buon pomeriggio
Non capisco come ma nel disegno ci vedo un velo da abito per sposa. Bel testo Bippina.
mk>> esatto, tu con tu. è quanto basta :)
gians>> il velo c'è, ma non è da sposa... (non ancora ihihihih).
bacini gians
sembra la morte dell'innocenza. piace anche a me
è! fondamentalemte, è!
infatti.purtroppo ci stann semp 'e cacaca**in giro...:(
Sotto al nome ti lascio il link di un'altra storia maledetta ,in riferimento al post precedente.Pazzesca.
ma disegni ancora o no ?
Posso abbracciarti, in barba a chi sai, e in abbraccio sempre a lui per l'invito su fb? appena integrato in quella ciurma, sarai la mia prima invitata. Grazie.
Hai capito Cangiano che piuma!
A noi blog collettivo, anonimo - financo pallista, ma non è questo il caso - ci è piaciuto il suo testo
mk>> potremmo linkarne a bizzeffe, eccotene un'ltra fresca fresca...
tess>> sì, ma ho abbandonato le matite, sono passata ai pennelli... con risultati veramenti ignobili!!!
:(
gians>> abbracciami pure, con o senza barba :)
aspetto un tuo invito e che sia Divertente ;))
crapula>> sono onorata del complimento, della piuma e financo del commento.
Un abbraccio circolare
mk>> eh, non ti ho linkato la news...
http://www.ilmattino.it/articolo.php?id=87222&sez=NAPOLI
Sarà fatto, anche se dubito di entrarvi. :)
eddaje! c'è egine, gds, pdg, tess, esp!, e figurati che si può anche diventare fans del munaciello! e ho detto tutto!!!
:D
Io ci vedo tele di ragno.
Ciao, bp.
Uno psicologo ti direbbe che è perchè evidentemente stai tramando qualcosa :D
Ciao N
ue!
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