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A CUOPPO CUPO POCO PEPE CAPE ...e... POCO PEPE CAPE A CUOPPO CUPO

mercoledì 31 dicembre 2008

Non fatemi gli auguri di buon anno..


..se prima non mi avete fatto quelli per il compleanno.

Questa è una regola d'oro che ho stabilito ben 29 anni fa. Sì, ero in fasce e lalleggiavo ma già sentivo che essere nata l'ultimo giorno dell'anno non mi avrebbe portato grandi soddisfazioni. Si tratta di dividere la propria festa con migliaia di persone, si tratta di fare gli auguri al prossimo nel giorno in cui gli auguri dovrebbero essere tutti per te, si tratta di non poter organizzare mai una festicciola tra amici ma di rimandarla di qualche giorno per dare a tutti il tempo di digerire pranzi, cene e cenoni vari. Se a tutto questo ci aggiungi il fatto di non avere un neanche un giorno preciso in cui festeggiare l'onomastico, ecco che la faccenda si fa più seria di quanto, ancora lalleggiante, avresti potuto immaginare.

Ok, basta così, cesso le lamentele e i rammarichi, cesso le parole vane e gli antichi dilemmi. Orsù gente, facciamoci gli auguri come di dovere e così sia.


Auguri gente, buon anno!




domenica 28 dicembre 2008

Babbau Natale non fa il suo dovere

Succede nello Utah che un cane,
stanco di attendere invano l'arrivo di Babbau Natale, si infili in un supermarket per rubare un osso di gomma del valore di 2,79 dollari.

sabato 27 dicembre 2008

Lettera al Presidente | ilMessaggero |

Illustre Signor Presidente del Consiglio, la crisi economica, politica e soprattutto di valori, che ci troviamo a fronteggiare viene da lontano: è figlia dell'accesa politica liberista di Margaret Thacer; è figlia della politica economica ed estera di Ronald Reagan che formò la base del movimento conservatore americano; è figlia di chi ha disdetto la scala mobile per i lavoratori negli anni 80; è figlia di chi ha fatto andare in malora le aziende di Stato per dimostrare la necessità delle privatizzazioni; è figlia di chi, a metà degli anni 80, fece del "più società e meno Stato" lo slogan per una politica i cui risultati si vedono oggi; è figlia di chi fece credere che l'avvento della televisione commerciale, senza regole, avrebbe liberalizzato un settore sotto il monopolio pubblico (i risultati sono sotto gli occhi di tutti); è figlia di una stampa in gran parte asservita al potere economico; è figlia del rampantismo degli anni 80; è figlia di una sinistra che ha subito il fascino dei maglioni di cashmir, dell'andare in barca e della famiglia Kennedy; è figlia dell'acquiescenza dei lavoratori e della involuzione del sindacato; è figlia di avidi e ciechi imprenditori; è figlia di imprenditori che hanno voluto diventare finanzieri; è figlia di chi sostiene che il mercato si autoregola; è figlia di chi aizza la gente che lavora nel privato contro quelli che lavorano per lo Stato; è figlia di manager pubblici assolutamente incapaci e con il mandato ad essere incapaci.

La crisi di oggi ha molti padri tra cui, stia tranquillo, non ci sono i politici. La classe politica di oggi, e anche degli ultimi venti anni, è cosi leggera, vaporosa, inconsistente, molle, flaccida, attenta solo a difendersi come casta, assolutamente incapace di incidere, nel bene e nel male, nel bubbone purulento di una società in crisi. La classe politica di oggi è, per nostra fortuna, sterile nel pensiero e infeconda nell'azione. La classe politica di oggi è immatura e indefinibile nelle voci come una scolaresca urlante lasciata senza maestro.

Lei, Signor Presidente, è in assoluto il miglior Presidente che questa Italia può avere in questo momento. Lei, Signor Presidente, è il figlio legittimo di un'epoca storica ben precisa: seconda metà degli anni 70, prima metà degli anni 80. Lei, Signor Presidente, ha comunque un'occasione unica per passare alla storia: dimenticare le sue origini politiche, dimenticare di avere un'opposizione, inconsistente com'è non le da molto fastidio, dimenticare i suoi interessi, tanto l'impero economico che ha creato le sopravviverà comunque, e dare a questo paese le leggi, non i decreti legge, di cui ha bisogno.

Come si fa? Faccia un corso "full immersion" di sei mesi per imparare a vivere da pensionato INPS, con pensione di non oltre ottocento euro al mese: ovviamente senza continuare ad abitare ad Arcore o a Palazzo Grazioli. Provi a prenotare una visita medica in una ASL. Provi a viaggiare con i mezzi pubblici. Si liberi di Ministri e Ministre che pendono solo dalle sue labbra. Si liberi di Ministri e Ministre vecchie scorie di partito. Si liberi di tutti i calciatori del Milan che guadagnano più di un primario ospedaliero. Faccia giocare giovani calciatori senza grandi pretese economiche. È più importante vincere lo scudetto della coerenza che le tante coppe europee della vanità.

Si guardi intorno nella società, nelle università, nelle testate giornalistiche che oggi contestano il Suo Governo, anche tra gli imprenditori ci sono quelli illuminati. Metta su una nuova squadra di Governo. Il Popolo Italiano vuole: un lavoro sicuro; una ricerca scientifica di qualità; una scuola, pubblica, di qualità, con grembiulino o senza, con maestri e insegnanti di qualità; un sistema sanitario, pubblico, di qualità, con medici ed infermieri attenti e disponibili; il popolo non può andare in cliniche americane a risolvere i propri problemi di salute; delle infrastrutture viarie ed un sistema di trasporto, pubblico, di qualità, con treni e autobus di qualità anche per i pendolari; banche che non imbroglino i clienti; società che gestiscono acqua, luce, gas e telefonia che non considerano il cliente un limone da spremere, anche perché sanno che c'è uno Stato che lo difende; polizia, carabinieri e guardia di finanza con i mezzi necessari a difendere il popolo; giornalisti di qualità, non asserviti ad alcun potere.

È chiedere troppo? È utopia? Faccia uno sforzo Signor Presidente, la storia è il più severo dei giudici e le leggi della storia nessun Parlamento le può modificare.


Ripropost

Volevo un gatto nero - invece questo è bianco - eppure me lo tengo! inviato il 11/1/2007 alle 15:23

Se proprio si vorrà tornare alla mia vita precedente, non si dovrà camminare a lungo:una zampa di elefante, una coda di cavallo, una camicia fiorita, un sobrio tubino, occhiali spessi, stivaloni a zeppa. Parrucche e bijoux. Nata a Napule nel primissimo 1950, studente in lettere in pieno BOOM 68ttino. Studente modello, dal cervello quadrato. Matite colorate(forse pennelli) e vinili da compagnia. Sigarette ossute bianche e lunghe. Un gatto. Bianco! Il mio migliore amico scriveva di film su un giornale e, in certe ore vuote e fredde, giocava a scrivere di poesia. A volte poi, la poesia gli serviva da spunto per entrare con tutta l’anima in storie che non gli appartenevano, che forse non esistevano.. ma lui le annusava, dunque da qualche parte pur esistevano. E fu sempre di lui che mi innamorai. La prima volta. E anche l’ultima. Bastavano i suoi sogni a riempirmi la vita. Ed io con i miei pennelli, dipingevo la sua. Sempre suo fu il mio primo bacio. Mio fu il suo primo bacio. Ma i tempi erano acerbi e per quel futuro non c’era tempo.
La mia migliore amica dipingeva le unghie ad anzianotte signore dall’acquolina ancora giovane e, forse per questo, di acquolina, lei, non ne ebbe mai per nessuno. Sognava l’altrove. Non era mai lì dove la vedevi, era sempre chissà dove in cerca di chissà cosa e la musica….con la musica spesso l’accompagnavo anch'io nei suoi viaggi. E l’altrove, da lì era bellissimo. Anche il ritorno al “qui” non era male, perché vi era l’assoluta certezza che quell’altrove nessuno ce lo avrebbe mai potuto toccare.
Non so precisamente come e quando lasciai lì le mie penne. Fatto sta, che le lasciai giusto in tempo per ri-trovarmi al mondo nel più recente 1979. Ma credo, dico –credo-, che l’ultimo giorno della mia precedente vita, passeggiando verso casa, incrociai gli occhi di mia madre. Mentre qualche balcone intonava:



lunedì 22 dicembre 2008

Questo Natale si è presentato come comanda Iddio...

...così recitava Eduardo in una delle sue più famose commedie, quella sul Natale per l'appunto. E così titola anche il mio ultimo articolo sull'ultimo numero di Libmagazine, ultimo articolo e ultimo numero del 2008, s'intende. Ma se Iddio così ha comandato, io, senza fiatare, obbedisco e mi butto anima e corpo in questo Natale che mi si è presentato non proprio come avrei voluto -eggià perchè qui è Iddio che comanda non Io!
Bandiamo le ciance ché per quest'anno ne abbiamo addirittura abusato e salutiamoci così, come comanda Iddio:



domenica 21 dicembre 2008

Sommario di post tra l'ilare e il drammatico -fallito-

Quello che segue doveva essere il solito 'sommario di post tra l'ilare e il drammatico' e invece si è risolto tutto in unico post senza un briciolo d'ilarità. Leggete e vergognatevi per LUI senza dimenticare che questo è solo un esempio:

Per esempio succede che decidi di fare un regalo al papà per il suo compleanno. Di soldi non ce ne sono, perché si è troppo poveri perché possa essere istituita una cosa tipo paghetta settimanale o mensile; gli unici soldi che ricevi sono quelli che ti danno ogni mattina per fermarti dal fornaio e comprarti la merenda da mangiare durante la ricreazione. E ci rinunci. Ci sono momenti che ti senti svenire dalla fame – e Dio sa se avresti bisogno di mangiare, che già sei talmente magra che tanti ti credono malata – specialmente quando vedi le compagne che scartano le loro merende e ti arrivano tutti quegli effluvi del prosciutto, del salame, dei dolcetti, della cioccolata … Ma non hai alternative: altri introiti non ne hai. E ne varrà sicuramente la pena: già te la vedi, la sua faccia, la sorpresa quando si vedrà arrivare il regalo.


Amy McDonald - This is the life

sabato 20 dicembre 2008

Il Presepe Paterno ovvero la gallina fa l'uovo e al gallo c'abbrucia 'o mazz'

San Giuseppe, in piedi, tiene fra le braccia il Bambin Gesù, accanto a loro, Maria, inginocchiata tra il bue e l'asinello. Questo l'innovativo Presepe ideato dalla città di Bologna ed inaugurato giorni fa nel giardino di Palazzo D'Accursio, sede del Municipio. Una Natività tutta al maschile, ispirata all'Enciclica 'Redemptoris Custos' di Papa Giovanni Paolo II nella quale si sottolinea l'importanza del ruolo papà di gesù nell'opera della redenzione.
Un'indispensabile esaltazione della figura paterna - ha commentato compiaciuto l'Arcivescovo di Bologna, mons. Carlo Caffarra - perche' credo che una delle radici delle nostre sofferenze sia questa scomparsa della figura del padre. *

Il mio commento è tutto nel titolo.

venerdì 19 dicembre 2008

Panperfocaccia

C'è la crisi: se ne parla, se ne scrive, si sa.
Eppure l'Italiano, sprezzante dell'ammanco, non rinuncia ai doveri natalizi scatenandosi in acquisti sempre uguali e sempre diversi: lucine, alberelli, palline, fiocchetti, tubi luminosi, babbi natali rampicanti, presepi grandi e piccoli, re magi che portano il bambin gesù, pastori dormienti e via discorrendo. Ogni balcone si accende puntuale al tramontar del sole, per spegnersi nuovamente al suo sorgere; ovunque il tuo sguardo si posi non può fare a meno di perdersi in sbrilluccichii d'ogni colore che ti costringono, ogni volta, ad un sorriso.
E' la legge dell'uomo che obbliga all'allegrezza!
Più che ad ogni altra cosa, però, ciò a cui l'Italiano sembra non poter proprio rinunciare è al dolciario: panettoni, pandori, torroni e delizie simili. Simili, abbiamo detto, non uguali! Eggià perchè quest'anno, dire panettone, sembra non esser cosa facile, bisogna pensarci su almeno due volte prima di poter dire PANET-TONE. Almeno questo è quello che crede l'Unione Artigiani di Milano, logorata da una concorrenza che, da molti anni ormai, abusa della denominazione 'panet-tone' per prodotti che altro non sono che dolci al cioccolato, o alla crema o a quello che volete voi, ma che col vero panettone non hanno nulla a che fare! L'unione invita, dunque, ad usare altro nome per denominare questi dolciumi travestiti da panettoni.

A questo punto credo sia nostro dovere intervenire a favore degli artigiani adoperando tutta la nostra creatività per trovare un nome adeguato a questi Panperfocaccia!
Ecco questo è il mio suggerimento: panperfocaccia! Mi accorgo che tale denominazione rischerebbe di far nascere equivoci, il dolciume sì nominato potrebbe essere confuso con un preciso tipo tipo di pane, quello per focaccia appunto.
Allora faccio ammenda e mi metto in attesa delle vostre idee.

RapportoConfidenzialeNumerodieci

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Numerodieci. In realtà dodicesima uscita per Rapporto confidenziale, compreso il numerozero e il numero speciale dedicato allo scorso Festival internazionale del film di Locarno. In dodici mesi.Senza farla troppo lunga, questo è il nostro primo compleanno.In queste occasioni, uno vorrebbe non ritrovarsi a scrivere cose che pronuncerebbe un o una qualsiasi nuovo/a cantante R&B ritirando un Grammy (avete presente i: “Ringrazio Dio per il dono della voce”? Ecco, appunto) o una Miss Italia appena eletta, ma evidentemente non si scappa, sono le celebrazioni - per quanto non troppo insistite da queste parti - a chiamare la banalità. E quindi, malgrado la dose massiccia di Herschell Gordon Lewis assunta prima di mettermi davanti allo schermo...
...modalità commozione ON

giovedì 18 dicembre 2008

Babbo, Ciccio mi tocca!

Succede in Texas che una bambina scriva a Babbo Natale pregandolo di imperdire ad un signore di toccare lei e la sorellina.
Succede ad Andres Enruqiu Cantu, cinquantacinquenne con un passato da buttare ed un futuro da impedire.
Andres avrebbe violentato le due bambine di 9 e 10 anni e per di più appartenenti alla sua famiglia, una per quattro anni - dall'agosto 2004 al febbraio 2008-, l'altra solo per tutto lo scorso anno.
Ora rischia almeno 50 anni di carcere.
Che la Befana faccia il suo gioco!

mercoledì 17 dicembre 2008

La liposuzione me la pagano i gemelli


Succede in Belgio che una madre si venda entrambi i figli per pagarsi la liposuzione, 10.ooo euro, 5 per figlio.
Succede a Sonia Ringoir, grassona trentun’enne senza spiccioli.


Sommario tra l'ilare e il drammatico

Quando lo schermo è interamente occupato da un water incrostato di merda in un fast food di Toronto non c’è nulla che lasci presagire ciò che di lì a poco sta per accadere. Ma poi ecco che dal piscio ti spunta l’alieno. Il problema, che poi per la tenuta del film è il vero toccasana, è che l’alieno viene immediatamente riconosciuto come non – o poco, o scarsamente, o piuttosto malamente – umano. Questo permette al regista – l’anglobritannico Bobby Charlton, già autore della brillante farsa “Non fare come me: reimpiantati i capelli” – di alleviare la tensione propria del genere organizzando un andazzo simile a quello di una commedia degli equivoci nella quale l’alieno crede di essere un uomo mentre tutti gli uomini sanno che così non è. Continua...




Consuocero, cognato, figlio della sorella della moglie… le cronache dei casi legati alle miserie ravvivano l’eterna diceria delle parentele italiane, quelle di qualsiasi rettore e pure quelle del magistrato che lo fronteggia. E’ una famiglia allargatissima quella tradizionale del Sud, che estende generosamente la propria influenza benefica fino a congiunti molto lontani. Il fenomeno è già stato ampiamente descritto in sociologia, e in qualche modo, bene ha fatto Napolitano a sottolinearlo.
Continua..




LEGGI

martedì 16 dicembre 2008

Tizio, Caio, Sempronio & me

Mi ha detto Tizio che gli ha detto Caio che Sempronio guardando la pioggia scorrere a fiumi sui vetri della sua stanza dondolava la testa come trasportato da una musica che solo lui audiva. Allora ho chiesto a Tizio di chiedere a Caio di chiedere a Sempronio se non fosse stato il rumore stesso della pioggia la musica alla quale si abbandonava.

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lunedì 15 dicembre 2008

La psicologia della Feltrinelli

M’ aggiravo stamani tra quel di Afragola precisamente in quel che chiamano oggi Ipercoop e ancor più precisamente in quel che storicamente è detto “ ‘a Feltrinelli”. La necessità mi portò mi fin lì, sì, la necessità di trovare un libro intitolato ‘La famiglia trigenerazionale’ di Andolfi M. Recommi direttamente verso la zona saggi: nulla, solo qualche testo di Freud&figlia che poco aiutavano la mia causa. Mi parto allora per raggiungere la zona psicologia, memore che il suddetto autore ha scritto anche vari testi riguardanti la terapia familiare. Giungo, leggo: ‘Meglio sole’, ‘Sole è meglio’, ‘ Sedurre con il corpo’, ‘ Sesso è amore’, ‘Kamasutra al femminile’, ‘Conoscere se stesse’, ‘Io gli uomini non li capisco’ e via così per altri 50/53 testi a firma maschia e a tema femmina.
Bene! Male!
Basisco, rileggo il tabellone che qualifica la zona: PSICOLOGIA!!!
Bene! Male!
Basisco nuovamente e mi interrogo: come mai Freud&figlia si trovano tra i saggi? Per non inquinare la zona, per non distrarre con pettegolezzi da psicoanalisi?
Torno a casa, seggo, il pensiero non mi abbandona. Raggiungo nuove e vane consapevolezze.
Metter su un reparto psicologia di tal guisa porta a dedurre quanto segue:
a) Solo le donne si interessano di psicologia, ma solo gli uomini sono in grado di scriverne.
b) Ciò che spinge le donne ad accostarsi a tale materia non è l’estenuante bisogno di comprendere la psiche umana, bensì il bisogno, altrettanto estenuante, di comprendere la psiche maschia per indurla in tentazione. O piuttosto sono gli uomini che s’apprestano al reparto ritendendolo pronto prontuario per trucchetti da rimorchianze.
c) ‘La famiglia trigenerazionale’ di Andolfi M., ovunque si trovi (sessi trovi), non potrà mai più trovarsi nel reparto psicologia.

Soffro. Soffro moltissimo per quanto mi è capitato di scoprire perché una tale accozzaglia di libretti sessuofili non è casuale. Non si investe più sull’uomo, che sia tale o che sia donna, considerato personucola da mal trattare, da zittire con frivolezze
solo commercialmente giustificabili. E di questo ci arriverà ulteriore dal GF9.



Una prece

domenica 14 dicembre 2008

Adeschiamo i diritti

(video e corsivo di Imprecario)


Dalla presentazione del Disegno di Legge Carfagna sulla prostituzione e con le ordinanze di tanti Sindaci in Italia si è creato un pericoloso clima di intolleranza verso tutte le persone che si prostituiscono. Insieme al ddl si sono avviate campagne politico-mediatiche per alimentare lallarme sociale e la paura dei cittadini. Sulle persone socialmente «deboli» (della cui sicurezza non ci si preoccupa), si vuole oggi indirizzare linsicurezza e la paura della gente facendole diventare il capro espiatorio su cui sfogare le frustrazioni di un Paese che sta impoverendo in tutti i sensi. La «sicurezza» sta diventando l'abbaglio e il pretesto per escludere e discriminare i più «deboli», i «diversi» e gli «stranieri», nei confronti dei quali sono aumentate aggressioni, violenze, discriminazioni che si fanno passare come normali, endemici e scontati atti di violenza metropolitana, sottacendone lorigine razzista, sessista, omo-transfobica.
Sulla paura e sullinsicurezza si sono costruite campagne che non risolvono ma ingigantiscono i problemi, dei quali si continua a non considerare le cause cercando semplicemente di eliminare gli effetti per mezzo della ricetta più semplice, quella di nascondere. Esattamente quello che si sta tentando di fare con la prostituzione: renderla invisibile.
Ma in questo modo non si tutelano i diritti di nessuno. In questo modo si riducono i diritti di tutti
.

sabato 13 dicembre 2008

Te adoramos, Marìa

Dopo la croce, dissacrata da un manifesto che ha mietuto più chiacchiere che vittime, ora è la volta di Marìa, dissacrata anch'essa da alcune foto comparse sul Playboy Mejicano:
Scandalo!
Anatema!
Vade retro!

et
c.. etc..

venerdì 12 dicembre 2008

(cit.)

I ricordi belli sono i peggiori, chè ti fanno dire ‘era meglio prima’ – una frase che non bisogna dire mai!
Tutti sommato i migliori sono i ricordi brutti.

- La Famiglia -
Ettore Scola

giovedì 11 dicembre 2008

Campani, a me gli occhi!

Si mormora che dal 28 c.m. Quentin Tarantino sarà al 'Capri, Hollywood' -in quel di Capri, appunto- per una manifestazione cinematografica che durerà dal 27 dicembre al 2 gennaio.
Direi che è il caso di iniziare a programmare i dovuti festeggiamenti per il capodanno.

mercoledì 10 dicembre 2008

Ogni tanto pure 'na mela fracica t'acconcia 'a vocca

Facebook, myspace, blog e siti, una comiunità di virtualismi spesso sottovalutata, troppo spesso sopravvalutata. Attualmente è il primo il dilemma dei più, di chi c'è dentro, di chi lo guarda da fuori, di chi ha tentato un account e lo ha chiuso nel giro di qualche ora e di chi, tentato l'account, c'ha trovato un perchè e adesso naviga felicemente per quei lidi.
Fb, a differenza di siti e blog, è una comunità chiusa dove solo l'essere amico di ti consente di varcare la soglia delle altrimenti inaccessibili bacheche. Questo però, ho scoperto da poco, solo in apparenza. Che si voglia rendere pubblica o privata la propria bacheca -per gli antiFB la bacheca è il motore di tutto, la pagina dove si scrivono post, si inseriscono commenti, si linkano notizie o video...- è una scelata squisitamente personale dettata da ragioni altrettanto personali che a noi non interessano..dicevo, tralasciando la questione bacheca, Fb, ti permette di accostarti ugualmente a tutto quanto c'è fuori e lontano dalla tua pagina tramite l'iscrizione a gruppi. Tali gruppi nascono con l'intento di raccogliere persone accomunate da una passione, da un luogo di villeggaitura, dal cognome, o, haimè, da un particolare odio verso una particolare razza... C'è n'è per tutti i gusti insomma, dal gruppo in memoria di Piergiorgio Welby a quello per fare iscrivere il Munaciello. Attualmente io sono iscritta a 75 gruppi alla maggior parte dei quali sono arrivata solo per non recare offesa all'amico che mi ci aveva invitato; non è superbia la mia, nutrivo piuttosto una certa diffidenza sull'effettiva utilità di un gruppo -ricordiamolo, virtuale!- nato sì con intenti sublimi ma che risultava muoversi in uno spazio talmente infinito che non credevo potesse rivelarsi direttamente utile alla causa per la quale nasceva. Questo ho creduto fino a qualche ora fa, quando nella posta m'è comparso il seguente messaggio, inoltratomi dal fondatore del gruppo intitolato A Beppino e Saturna. Ed Eluana:

''Vorrei ringraziare tutti i partecipanti per le parole inviate e per i contributi segnalati. Molti amici mi informano che su internet si può riscontrare un vivo fermento di scambi di opinioni e di confronti sul caso giudiziario che riguarda la nostra famiglia. Ma le parole rivolte direttamente a noi sono state ancora più apprezzate e valgono molto di più di quanto si possa immaginare. In molti dei commenti letti ho trovato un appoggio e una comprensione così sentiti da rendere per un momento meno faticose queste giornate. Grazie a tutti coloro che hanno voluto mostrare questa loro vicinanza, e grazie a tutti quelli che spendono un minuto del proprio tempo per cercare di capire. Perchè questa è la cosa più importante."
Beppino Englaro

Fate ammenda se potete, ché da una pagina bianca si può arrivare ovunque!

martedì 9 dicembre 2008

Cani peccatori

Una ricerca condotta da Frederike Range- ricercatrice del dipartimento di neurobiologia e scienze cognitive dell'università di Vienna - ha dimostrato che anche i cani possono provare invidia. A provare l'esistenza di tale sentimento, che si credeva prerogativa unicamente degli umani e dei primati, sarebbe servito un esperimento condotto su diverse coppie di cani alle quali veniva chiesto di dare la zampa.
Inizialmente entrambi i cani venivano premiati con un pezzo di cibo, poi ne veniva premiato solo uno. A questo punto il cane de-premiato, non alzava più la zampa e si mostrava infastidito dalla presenza dell'amico. Reazione più che umana, direte voi. Ed è proprio questo il punto!
Come ci spiega la ricercatrice, infatti, l'atteggiamento assunto dall'animale privato del premio non è causato dalla frustrazione per la privazione di cibo quanto dalla presa di coscienza di essere trattato in maniera disuguale rispetto all'altro. Ne è dimostrazione il fatto che allontanato l'animale più 'fortunato', quello invidioso continuava a dare la zampa con o senza ricevere un premio in cambio. Ma quel che è peggio, e qui s'assoda il punto, è che tale comportamento non sarebbe dovuto ad una normale evoluzione dei cani, quanto alla loro vicinanza con l'uomo. Ecco qua! Avremmo potuto insegnar loro a ridere o a fare pipì nel vasino, invece li abbiamo contagiati con un sentimento che più bieco non si può e che, a voler esser pulciosi, ti fa rischiare l'Inferno con tutti gli annessi e connessi del caso.
Tutto ciò mi induce a pensare che il nostro peggio sia sì potente da riuscire a passare di specie in specie senza fare rumore!
L'esperimento comunque sarà ripetuto su una cucciolata di lupi, sperando che essi d'alto del loro stato brado risultino puri ed incontaminati.
Amen

domenica 7 dicembre 2008

Amorosi Assassini



Amorosi Assassini. Intervista a Cristiana di San Marzano


Di MARZIA CANGIANO


Cristiana di San Marzano, giornalista, si occupa dei servizi sociali per il settimanale Anna. È fra le curatrici del libro ‘Amorosi Assassini’ scritto insieme ad altre donne, tutte giornaliste e scrittrici, impegnate nel gruppo Controparola (http://www.controparola.it/) fondato nel 1992 da Dacia Maraini. Il testo, nel quale si raccolgono circa 300 casi di violenza maschile avvenuti in Italia dal 2006 ad oggi, parte da un interrogativo la cui risposta è indispensabile per una completa conoscenza del fenomeno: ‘Per ogni stupro o aggressione denunciati, per ogni omicidio scoperto, quante violenze rimangono coperte dal silenzio?‘

SSPECIALE - Interviste a confronto: depenalizzazione omosessualità
Rubriche
Cultura

venerdì 5 dicembre 2008

Family Guy

‘ Per ogni individuo le relazioni familiari si trasformano conseguentemente allo sviluppo della propria persona, ed i propri familiari rappresentano le coordinate di riferimento tramite le quali collocarsi in una storia, quindi in un tempo, ma dalle quali ognuno parte per potersi ritagliare una propria dimensione privata. ’

Che questa dimensione, necessaria alla sopravvivenza di chi non voglia spegnersi in quella che chiamano ‘la famiglia lunga del giovane adulto’, sia migliore o meno di quella ‘plurale’ che si acquisisce nella famiglia d’origine, o se siano realmente le relazioni a trasformarsi conseguentemente al tuo sviluppo e non l’inverso, questo non è dato di sapere. È un dato, invece, che ad un certo momento ci si senta stretti nella gola e nella pancia, storditi quasi da un respiro più profondo che vuole più aria. Boccheggi. Solo richiami stridenti di una pancia che si vuole più gonfia e rughe di espressioni mai espresse. È la storia che oltrepassa l’origine.

Queen - 'The Miracle'

giovedì 4 dicembre 2008

Mancati aggiornamenti di stato

'Marzia temporeggia', oppure, 'Marzia sta finendo le sigarette ma non va a comprarle perchè nun c'a fà'.
Così avrei aggiornato il mio ''stato'' su facebook e invece no, lascio il vecchio 'Marzia ha appena scoperto che la mamma di asia Argento si chiama Daria, quasi come il papà. Daria&Dario bhuahahah' e vengo a scriverne nuovi qui, sul blog. Tutto ciò non ha senso, mi dico. Ma ormai è tardi il post è finito e va postato.

mercoledì 3 dicembre 2008

Enola Gay

Eccovelo qua!

Qualche mese di assenza lo ha reso più ciruzzo e munaciello di prima. Non vi faccia più meraviglia cosa alcuna.

Annunciamo la Tua morte, oh Signore

Dopo il NO agli omosessuali arriva anche il NO ai disabili. Il Vaticano, nel pieno delle sue capacità psichiche e fisiche - senza le quali non avrebbe avuto diritto di interloquire con chicche e sia- rassicura: ' le nostre prossime vittime saranno i bambini e gli anziani, non ci è ancora del tutto chiara la strategia che adopereremo, stiamo comunque lavorando assiduamente per regalare anche a costoro quel po' d'Inferno necessario per l'ascesa al Regno. Quasi sicuramente inizieremo dagli anziani, dal momento che ai bambini si stanno già dedicando, con discreto successo, i Nostri Servitori! '

Miiii non ci posso credere...






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