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A CUOPPO CUPO POCO PEPE CAPE ...e... POCO PEPE CAPE A CUOPPO CUPO

giovedì 31 gennaio 2008

Ultima Chiamata eddue



Stanno per chiudersi le votazioni per il blog del mese.

Vi dirò, l'amico Pic è in testa con 114 voti contro i 112 dell'amico Matilparaben. Due voti, chest'è!

Metilparaben
43%

Titollo
6%

Insoggettiva
44%

Butirrometro
6%

Total Votes: 258


I due blogger in questione, se non erro, sono stati a pochi voti l'uno dall'altro sin dall'inizio del mese. Un certo equilibrio si noti anche per quel che riguarda le % di voti riguardanti gli altri due blogger: Titollo e Butirrometro entrambi la terzo posto con 16 voti.
Volendo interpretare i dati in nostro possesso, potremmo parlare di "chiarezza di idee", termine statistico che sta ad indicare la manifesta volontà del collettivo di riferimento (N=258) .

mercoledì 30 gennaio 2008

bp - macchina: 1-0

Quod cartuscella tace

Sto nervosetta…eh sì sì sì!
Nonostante il pronto intervento degli amici della nuova piattaforma, ogni mio tentativo di inserire una diamine di canzone in questo diamine di blog resta vano.
Questo blog non suona, s’è rott! E allora io faccio suonare
la prima bp, in attesa che sopraggiunga qualcuno, un principe azzurro o una fata turchina, che faccia tutto al posto mio.
Basta ho finito!

Ultima Chiamata



MINISTRO TURCO ULTIMA CHIAMATA


Pubblichiamo in anteprima la prima pagina di Agenda Coscioni di febbraio che si apre con un editoriale-lettera aperta di Marco Cappato, segretario dell'Associazione Luca Coscioni, al Ministro della salute Livia Turco. La lettera è stata parzialmente ripresa e pubblicata sul Corriere della Sera di lunedì 28 gennaio.
Caro Ministro Livia Turco,
a causa della crisi di Governo non è dato sapere per quanto tempo ancora Lei guiderà il dicastero della Salute. Quello che però è certo, è che il tempo rimasto - tanto o poco che sia - va utilizzato per sanare, nel "disbrigo degli affari correnti", le situazioni di patente e straordinaria illegalità, per chiudere vertenze rimaste sospese che mettono a rischio o danneggiano gravemente la salute di centinaia di migliaia di cittadine e cittadini italiani. La prima questione che Le sottopongo è quella dell'aggiornamento delle linee guida della legge 40, scadute il 4 agosto 2007. Da oltre cinque mesi, le donne che vogliono accedere alla fecondazione assistita, ed in particolare i portatori di malattie genetiche, attendono da Lei l'aggiornamento delle linee guida. Si tratta di un atto dovuto, prescritto dalla legge, rispetto al quale il protrarsi della Sua inazione rappresenta un danno grave e diretto per persone che devono già fare i conti con difficoltà di ogni tipo. A maggior ragione è urgente un suo intervento dopo che i tribunali di Cagliari e Firenze hanno emesso sentenze che si scontrano con le proibizioni contenute nelle linee guida scadute (a partire dal divieto di analisi genetica preimpianto) e, soprattutto, dopo che la sentenza del TAR del Lazio le ha semplicemente annullate. La seconda questione, dalla quale dipende il diritto costituzionalmente garantito alla libertà di espressione e di comunicazione dei disabili gravi nel nostro Paese, riguarda l'aggiornamento del cosiddetto "nomenclatore tariffario", ossia dell'elenco delle strumentazioni per le quali lo Stato prevede un rimborso a carico del sistema sanitario. Si tratta di strumenti e tecnologie che consentono a persone rese mute dalla malattia - come lo furono Luca Coscioni e Piergiorgio Welby - di recuperare le facoltà perdute, innanzitutto quella di parlare, di comunicare. Lei ha avuto il merito di istituire una commissione ad hoc per occuparsi dell'aggiornamento del nomenclatore. La commissione ha lavorato e ormai una bozza del nuovo nomenclatore è pronta. Sarebbe di una inaudita gravità se Lei dovesse lasciare il Ministero senza aver ufficializzato il nuovo nomenclatore e resa operativa la rimborsabilità di strumentazioni senza le quali decine di migliaia di persone sono letteralmente sepolte vive, dalla burocrazia più che dalla disabilità. La terza questione è relativa alla tutela della salute dei cittadini e della sicurezza delle strutture sanitarie. Ogni giorno i media registrano errori, trascuratezze e disorganizzazioni all'interno di ospedali i cui effetti disastrosi ricadono sui cittadini ricoverati. Come Lei sa, ciò si traduce ogni anno in decine di migliaia di morti e centinaia di migliaia di eventi avversi ai danni della salute dei cittadini. Finalmente erano state inserite, nel DDL S. 1920 da Lei presentato a dicembre, norme che obbligano le aziende ospedaliere a dotarsi di Unità di Gestione del Rischio Clinico e di Servizi di Ingegneria Clinica per garantire la sicurezza degli impianti e limitare gli errori clinici. Niente è più necessario e urgente. Chiediamo di emanare un Decreto Legge che riproduca gli articoli 18, 19 e 20 del citato DDL. Le Camere, anche se eventualmente sciolte, sarebbero obbligate comunque a riunirsi per la discussione e conversione in legge. Infine, caro Ministro, Lei aveva garantito che avrebbe provveduto ad emanare il decreto attuativo della Convenzione del Consiglio d'Europa sulla biomedicina. Anche qui, un atto dovuto che corrisponde agli impegni internazionali assunti dal nostro Paese, fino ad ora bloccato da veti sotterranei e ricatti politici. Su tutti questi punti un ritardo di ulteriori mesi o anni sarebbe vissuto da molti come una vera e propria violenza. Il disbrigo degli affari correnti non consente certo di varare nuove politiche, ma - come richiesto nell'ultima direttiva del Presidente Prodi - impone di "evitare ogni interruzione dell'attività amministrativa" e di "garantire il completamento delle principali iniziative intraprese". La tradizione degli ultimi giorni di un Governo è spesso stata quella del saccheggio di risorse pubbliche, di ultimi favori e regalie. Lei ha invece l'occasione di produrre benefici profondi, molto più duraturi di quelli sui quali la politica italiana usa concentrare le proprie risse quotidiane. Ma il tempo è quasi scaduto.


Marco Cappato

martedì 29 gennaio 2008

E' arrivata la cicogna e con lei LM

Erba Medica. Di Piero Dell’Olivo
SpeakEasy. Di Michael Mazzei
I ritratti di Fronterrè.
Nic’s Pics. Di Nicola Scardi
La Sinistra Masochista. Di Piero Dell’Olivo
Legge 40 – F.Gallo risponde. Di A.N. Maragò.

Fecondazione: facciamo chiarezza. Di Silvio Viale
Memoria. Di Giusepe Nitto
I medici del sol levante. Di Barbara Mella *
Contro ogni speranza. Di Gordiano Lupi
Into the wild. Di Ciro Monacella



da oggi LibMagazinesarà aggiornata quotidianamente !

lunedì 28 gennaio 2008

Buon WE! *,*

SOLI E BUI

Un giorno il sole sorse e subito s’accorse

che lì, dove s’era affacciato,

prima di allora non era mai spuntato.

Perciò quella terra di notte infestata,

abitava un immenso che di luce mancava.


" Com’è possibile? " - pensò –
" io sono il Sole

e della luce in terra sol’ IO sono il padrone! "

E allora grosso, grasso e rosso d’ imbarazzo

avido inghiottì la notte: giù, nel gozzo!

Dipoi , macchiato il cielo di azzurrino e bianco,

a raggi conserti, attendeva il
“quando”.

Il quando ogni creatura, dai suoi raggi scossa

si risvegliasse in uno scricchiolare d’ossa.


Poco attese, perché ad un tratto

la natura tutta si destò di scatto:

udì le foglie respirare forte,

vide gli uccelli ritornare a frotte,

guardò i fiori sollevar la testa

e i rami tendere le mani in festa.

L’erba si drizzava, come mossa dal vento,

il mare, ingrossava schiuma d’argento,

la terra vibrava di sbronzo calore,

il vento fischiava canzoni d’ammore.

Schiudevano gli usci le donne fiorite,

recando bambini fin’ora assopiti.


Il sole ristette e con fare agitato:

" Ma io a quante cose non avevo badato?

Quante le case, le strade, i palazzi?

Quanti balconi e quanti terrazzi?

Quante le voci dal freddo avvizzite,

brune parole di notte schiarite?

Come ho potuto? Non so, come ho fatto?

Chiedo perdono, ma ero distratto.."


Poi si fermò a riguardare il creato

quanto splendore gli aveva negato!

Socchiuse poi gli occhi su una lacrima pia:

- La vita era! Era la vita! Speranza mia. -
M.C.

domenica 27 gennaio 2008

Caduta Governo Prodi (LA BOMBA)


….delle stanze nella casa, della casa nella cosa, della cosa nella rosa, della rosa nella…

BOOOOOMBA!!!!!!!!!!!!

Anche qui!