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A CUOPPO CUPO POCO PEPE CAPE ...e... POCO PEPE CAPE A CUOPPO CUPO

mercoledì 30 aprile 2008

Incatenarsi non è peccato


REGOLAMENTO
Raccontate nella forma che preferite (scritto, audio, video, grafica..) 6 "cose" che vi fanno sorridere. Chiedete a 6 blogger di fare altrettanto passando la catena a 6 amici. Dopo aver pubblicato il post, segnalatelo all'anello che vi ha agganciato. Allegate al vostro post questa immagine.
http://www.comicomix.com/images/loscarabocchio/Regala_un_sorriso.jpg











Ecco le sei cose che mi fanno sorridere:

1. Questo film “Piedipiatti”, uscì nel 1991 quando io avevo 12 anni. A quell’età mi faceva tanto ridere, adesso mi fa sorridere, ma va bene lo stesso.



2. I mitici e dimenticati Trettrè



3. Tutte e dico TUTTE le canzoni dei ricchi e poveri: musichette, canzonette, niente di più.




4. Il tamarro per eccellenza: Tony Tammaro




5. Il buon vecchio Carletto il principe dei mostri




6. Il mio amico del cuore, Corrado Guzzanti






Incareno a mia volta: Pasqualedigennaro, Bolina, Desaparecidos, Davidez, Specchio, Escopocodisera

sabato 26 aprile 2008

da " Il Blog Censurato "



Vi dirò, per caso ho trovato questo blog e per caso questo video. Copioincollo il testo del post in cui è riportato ciò che io stessa avrei scritto:


Un'inquietante pubblicità progresso tedesca nata per sensibilizzare la società all'aiuto verso i bambini vittime di abusi sessuali, i quali sono destinati a portarsi dentro questo dramma fino alla morte. Non si tratta di uno spot censurato, ma in Italia non si è mai andati così a fondo su questo problema a livello mediatico. Noi del Censurato riteniamo sia giusto pubblicarlo su queste pagine.





Dunkelziffer - Tentacle
by tvspot

PS: chi ha ancora lacrime da versare, questo è il momento giusto!

mercoledì 23 aprile 2008

Fatti (fare) la moona-tool



Ha lasciato il calvario e il sudario
Ha lasciato la croce e la pena
Si è levato il sonno di dosso
e adesso per sempre per sempre è con noi
Se il Padre eterno l’aveva abbandonato
Ora i paesani se l’hanno accompagnato
Che grande festa poterselo abbracciare
Che grande festa portarselo a mangiare
Ha raggi sulla schiena irradia gio-gio-ia
Le dita tese indicano gio-gio-ia
Esplodono le mani per la gio-gio-ia
Si butta in braccio a tutti per la gio-gio-ia
E’ pazzo di gioia, è un uomo vivo
Si butta di lato, non sa dove andare
E’ pazzo di gioia è un uomo vivo
Di spalla in spalla di botta in botta le sbandate gli fanno la rotta
Alziamolo di peso gioventù, facciamolo saltar
Fino a che arrivi in cima, fino al ciel, fino a che veda il mar
Fino a che vita, che bellezza è la vita mai dovrebbe finir
Barcolla, traballa sul dorso della folla
Si butta, si leva, al cielo si solleva
Con le tre dita la via pare indicare
Nemmeno lui nemmeno lui sa dove andare
Barcolla, traballa al cielo si solleva
Con le tre dita tre vie pare indicare
Perché è pazzo di gioia è l’uomo vivo
Si butta di lato, non sa dove andare
Di corsa a spasso va senza ritegno mai più su il (?) legno
Non crede ai suoi occhi, non crede alle orecchie
Nemmeno il tempo di resuscitare, subito l’hanno portato a mangiare
Ha raggi sulla schiena irradia gio-gio-ia
Si accalcano di sotto per la gio-gio-ia
Esplodono le mani per la gio-gio-ia
Lo coprono i garofani di gio-gio-ia
Gioia gioia gioia viva per lui Gioia gioia gioia viva per lui
Gioia gioia gioia viva per lui
Di la, no, di qua, di la, di qua , no gioia gioia gioia
E’ pazzo di gioia, e è un uomo vivo
Esplode la notte in un battimano
Per il Cristo di legno del Cristo col nero è tornato cristiano
Barcolla, traballa, sul dorso della folla
Fino a che arrivi in cima, fino al ciel, fino a che veda il mar
Fino a che vita, che bellezza è la vita mai dovrebbe finir
Gioia gioia gioia gioia gioia gioia
(Vinicio Capossela -L'Uomo Vivo-)

Fatti (fare) anche tu la moona-tool, non si paga niente e in più è gratis!




sabato 19 aprile 2008



A me mi piace fare come il mare

L’amica Concetta m’incatena a questa catena: le sei cose che mi piace fare.

Come da regolamento, vi mostro il regolamento, e, sempre come da regolamento, subito dopo aver postato andrò sui blog dei miei prescelti ad incatenarli di persona personalmente.

REGOLAMENTO:
- indicare il link di chi vi ha coinvolti
- inserire il regolamento del gioco sul blog
- citare sei cose che vi piace fare e perché
- coinvolgere altre sei persone
- comunicare l'invito sul loro blog

Prima ed ultima premessa: le cose che mi piace fare oggi sono le stesse che domani mi annoieranno a morte.

1. mi piace far canzoni e bere vino, mi piace far casino… non sono mica fesso! Ovviamente vino, canzoni e casino vanno accompagnate alla giusta compagnia, altrimenti mi si strozza il casino in gola.

2. mi piace espormi alle intemperie meteorologiche, forse perché son nato fesso! Mi piace uscire al balcone quando piove e più piove più mi piace. Il fatto di poter guardare la pioggia senza bagnarmi mi fa sentire al sicuro.

3. mi piace aggiungere un posto a tavola se c’è un amico in più (ma non divido il companatico, ché sul cibo sono di un egoismo che fa paura)!

4. mi piace andar per mercati e mercatini a comparar tante cose economiche ed utili che poi si rivelano inutilissime nel momento del bisogno. Niente da aggiungere, trattasi di patologia squisitamente femmina.

5. mi piace entrare in chiesa quando questa è vuota. L’aria che riempie una chiesa vuota e quel certo silenzio.. mah!
6. mi piace mangiare! Pasta, tanta pasta, carne e insaccati, pizza, mandolino e via dicendo... Poco mi attizzano i dolci, sono troppo dolci!

Chiedendo venia incateno:


venerdì 18 aprile 2008

Zorro

- Come promesso -vedi commenti post precedente- pubblico qui la storia di Zorro (volto noto a chi ha seguito la notte delle elezioni su livemagazine) e del suo cavallo Tornado. -

Sono ZORRO, (quando vedo una bella gnocca corro), volevo, sollecitato dall'amica Marzia: Bloggerperfecto = Zorro: Don Diego D.L.V. far partecipi tutti gli amici della diretta di Libero Magazine dei gravi fatti avvenuti la notte delle elezioni.
Stavo postando tranquillo sul suddetto sito ed avevo appena mandato il mio maggiordomo Bernardo nell'orto della fazenda di famiglia a prendermi della sinsemilla californiana per farmi il buon tubazzo della buonanotte, quando oltre a notare che Bernardo non era tornato, ho udito il mio cavallo Tornado lamentarsi sempre di piu'con nitriti lancinanti. Preoccupato e a malincuore, ho dovuto lasciare la diretta del LIB Magazine, per scendere nelle scuderie dove mi si è presentata una scena raccapricciante. Bernardo stava disteso sul pavimento della stalla, semisvenuto senza lamentarsi (è muto), probabilmente colpito a randellate sulla testa da una ronda dei famosi lancieri leghisti del sergente Garcia, ma quel che è peggio è che i sordidi sgherri hanno impiantato al mio cavallo Tornado, sadicamente, tra zoccolo e zampa, degli stuzzicadenti lunghi, alcuni precedentemente usati con olive e acciughe, il tutto per accrescere la sofferenza nel povero animale (salati bruciano di piu'!). Aiutato dal fido Bernardo ormai ripresosi dalla mazzate, ho estratto ad uno ad uno i legni dalle zampe del mio cavallo che sgrondava sangue , a cui ho dato del Jack Daniels come anestetico ed il morso da mordere per il dolore straziante. Terminata l'operazione , fasciati gli zoccoli (oggi sta già meglio), ho preso il cavallo di riserva Fulmine (sono miliardario, figlio di don Alehandro de la Vega noto latifondista della zona, non vorrete mica che ho un cavallo solo, anche se Tornado è unico nell'aspettarmi sotto le finestre e terrazze…) e senza mantello nero (è in lavasecco a pagamento lo ritiro lunedì), con solo maschera e cappello, mi sono messo alla caccia degli autori dell'infame e vigliacco gesto…

Li ho sorpresi ubriachi fradici al pub più economico di Los Angeles (pidocchi fino in fondo..) Erano in tre, quel pancione unto del sergente Garcia e altri due più magrini e snelli, che sono fuggiti subito, li ho lasciati andare, era il laido trippone che m'interessava, come mi ha visto ha cominciato: " Senor Zorro,è un piacere vederla.." ma non l'ha finita la frase, gli ho assestato stando in sella, una frustata in mezzo agli occhi che l'ha azzittito subito, poi un'altra smontando da cavallo a mo’ di cappio al collo, facendolo rotolare nella polvere, poi un'altra secca in faccia dicendogli: "Questa per il fatto di essere cugino di G.Ferrara". Poi l'ho fatto girare e gli ho fatto la Z SUL CULO CON LA SPADA E RIMANDATO IN CASERMA IN MUTANDE CON LA Z ANCHE SU QUELLE.
Ecco quindi perché ho dovuto lasciare la diretta di Libero Magazine, ma state tranquilli Zorro veglia su di voi e vi difende dai soprusi dei potenti.

Zorro

domenica 13 aprile 2008

Reiderect

Questo blog tornerà a funzionare normalmente il g martedì 13.04.08,

Fino ad allora mi trovate qui.
Per meglio capirci andate qui.



giovedì 10 aprile 2008

I Dolori del bosco, gli odori di LibMag

Paolo Birolini, meglio conosciuto come





Intanto su LibMagazine un bell' articolo a 4 mani ..

di Marzia Cangiano e Astrid Nausicaa Maragò
Che vita strana, che strana vita la nostra. Più la si vive, più questa sembra somigliare ad un film. Tutte le storie che intorno a noi fioriscono, s’intrecciano e si consumano sembrano tutte già scritte, già viste, compresi i personaggi, certi dialoghi e certi atteggiamenti; solo l’epilogo ci sfugge, sempre. Sì, l’epilogo mantiene sempre quel gustosissimo effetto sorpresa che guai se risultasse già scritto.
.. e un Grande Schermo, grande così..
Siamo in Tibet. Ma Dante Ferretti lo organizza in Marocco e ci convince. È il 1937, ancora i costumi di Ferretti lo giurano. Un bambino di umili origini ha il piglio stucchevole del capo, lo vedono, lo scelgono, lo portano a Lhasa seguendo precisi rituali: è l’ultima reincarnazione del Buddha, il quattordicesimo Dalai Lama. Cresce, la seconda guerra mondiale lascia in eredità al Tibet una nuova Cina che s’ingrossa fino a strabordare – siamo già negli anni ’50, siamo già a Mao.

Stelle strisce e pon pon


“Ci aveva stancato con le cavolate che scriveva sul suo Myspace e per questo la volevamo punire”. E gli agenti sono rimasti esterrefatti: non solo le ragazze erano lucide e determinate, ma dopo l’agguato erano anche divertite per quello che avevano appena compiuto. Sono state arrestate.

Pur sapendo di avere un blog bellissimo, molto bellissimo, so anche che il fatto di non avere amiche-bloggers pon pon è una garanzia d'incolumità. D'altronde, e non correggetemi se sbaglio, cavolate qui non se ne leggono.


mercoledì 9 aprile 2008

Da domani mi alzo tardi

“ L’integrità è un istinto. Uno si affeziona ai propri pezzi, non è detto che sia disposto a sostituirli con quello di altri solo per aver salva la vita. Il cuore, poi, non è solo una questione d’interezza. Hai voglia a ragionarci, ma che ne sai se è proprio vero che le emozioni stanno nel cervello o se quest’ultimo non fa che realizzare tecnicamente i suggerimenti del cuore? Gli arrivano misteriosi, con il flusso del sangue, ma non c’è marcatore che li possa evidenziare. Segreti. “

lunedì 7 aprile 2008

Che dire di noi?

Stanotte, mentre recavo meco un bambino minuscolo, sono stata attaccata da una volpe e finita da una cane (il bambino s’è salvato). Accanto a me un ragazzo seduto su un muricciolo mi guardava e mi teneva mente senza muovere un muscolo. Forse per un attimo ha addirittura abbozzato un sorriso. Sono sveglia ormai da 4 ore e 14 minuti e non riesco a dimenticare le zanne e il tizio del muricciolo, saprei identificarlo tra mille tizi seduti su un muricciolo. E pure il bambino ricordo benissimo e la sensazione riappacificante che si prova quando si stringe un bambino al petto. E ho riconosciuto anche il posto esatto in cui sono stata finita. Tenetemi sveglia!

Non fare l'indiano

Fila Indiana (di NicPic)


India/ E' nata una nuova bimba con due facce. Venerata come il dio Ganesh.


India/ Bimba con 8 gambe, prima operazione. E' durata 40 ore


Indonesia/ Ecco l'uomo albero. Sulla pelle cresce la corteccia

sabato 5 aprile 2008

Meditate gente,meditate mentre friggete!

Oggi, per voi, una dritta culinariambientalista:

Sapete dove buttare l'olio della padella dopo una frittura fatta incasa?Sebbene non si facciano molte fritture, quando le facciamo,buttiamo l'olio usato nel lavandino della cucina o in qualche altroscarico, vero?Questo è uno dei maggiori errori che possiamo commettere. Perché lo facciamo?... Semplicemente perché non c'ènessuno che ci spieghi come farlo in forma adeguata.Il meglio che possiamo fare è ASPETTARE CHE SI RAFFREDDI e collocarel'olio usato in alcune di queste bottiglie di plastica, o barattoli di mayonese o marmellata, chiuderli e metterli nella spazzatura.UN LITRO DI OLIO CONTAMINA CIRCA UN MILIONE DI LITRI
D'ACQUA, quantità sufficiente per il consumo di acqua di una persona per 14 anni.

giovedì 3 aprile 2008

Vogliamo il pane ma anche il companatico

Mi approprio, indegnamente, della rubrica cinematografica del Munaciello. Don't panic! Non succederà più...

Una bocca, due occhi, due gambe, cinque lettere, uguale: Donna. Quest’elenco ordinato di elementi caratterizzava la donna tra gli anni ’60 e ‘70. Non l’anima, non il corpo. Non l’anima, altrimenti si dovrebbero elencare anche i pensieri nascosti dagli occhi e le parole chiuse dalla bocca. .

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mercoledì 2 aprile 2008

Strisciando s'arranchia

Dopo le brevi ma dovute delucidazioni di cui al post sotto, che spiegavano il perché del post di cui ancora più sotto, m’appresto a tornare al presente per aggiornarvi su alcuni fattarielli:


Non so perché lo faccia, ma v’assicuro che il suo strisciar non lascia bava.


(clik sull'immagine)












2. Su LibMagazineShopSite troverete nuove cosette, per dirla alla direttore, di cui sono stata braccio… e dico braccio giacché nel momento in cui ho provato a diventare mente sono stata ignobilmente “castrata” da un direttore che, evidentemente, ancora sanguinava nell’alma per certe mazzate prese alla box.

Sweet moments

Cari cari,
so di avervi sconvolto col mio ultimo post. Un’inutile accozzaglia di volti noti e orridi di cui non vi ho spiegato il senso per pigrizia. Ebbene la domanda che si celava dietro l’orrido post era questa: come mai una persona talentuosa decide di sprecare codesta sua talentuosità ritraendo simili volti? Cribbio con tutta la gente che c’è in giro lui mi va a ritrarre, audite audite, Man Lo???
Ecco questo è quanto, questo è tutto e questo tutto è ancora poco giacché il Sommo fa spreco di arte e ciò è male. Certo a questo punto voi potreste ricordarmi che della propria arte ognuno fa quel che vuole e che imparata l’arte è bene metterla da parte, come ha affatto il Sommo nel nostro caso. Ebbene se voi mi diresse questo io vi risponderebbe: nient’affatto! Ché chi abbia la fortuna di saper rendere eterno un istante lo faccia! Ma lo faccia rendendo eterni gli istanti migliori quelli che, se dimenticati, rimpiangeremmo almeno un po’… eccheccazz!