
Di stupri ne abbiamo piena la vita, di stupri impuniti poi… meglio sorvolare. Ma quello che leggo oggi è fatto antico, talmente antico da sembrare nuovo ogni volta. Succede che nel 1977 un già famoso Roman Polansky abusi di una tredicenne a Hollywood:
Il regista,oggi 76enne, fu fermato dalla polizia californiana alla fine del ’77 con l’accusa di aver stuprato la 13enne Samantha Geimer nella villa di Jack Nicholson. Secondo l’accusa, Polanski, prima del rapporto sessuale, somministrò alla giovane droga e alcool. Ma il regista pur ammettendo il «rapporto sessuale illegale» con una minorenne, aveva negato lo stupro perché la ragazzina aveva già avuto rapporti ed era consenziente. Se fosse stato giudicato colpevole dello stupro avrebbe rischiato una condanna fino a 50 anni di carcere. Nel maggio scorso, un tribunale di Los Angeles respinse il ricorso in cui Polanski chiedeva l’archiviazione delle accuse.
… e succede che solo dopo 31 anni venga arrestato per il suddetto abuso. Fin qui nulla di strano, non è mai troppo tardi, meglio tardi che mai, ecc…
Il fatto nuovo infatti non sta certo in qull’ingiustificabile lasso di tempo trascorso tra lo stupro e l’arresto:
Il regista […] si era già recato altre volte in Svizzera, ma mai lo aveva fatto sapere in anticipo(!)
Bensì negli effetti che quest’arresto ha provocato tra i grandi del cinema e della cultura italiana e mondiale che vogliono Polansky libero, subito:
In una sottoscrizione a favore della liberazione di Polanski figurano tra le altre le firme di Costa-Gavras, Wong Kar-wai, Fanny Ardant, Ettore Scola, Marco Bellocchio, Giuseppe Tornatore, Monica Bellucci, Abderrahmane Sissako, Tony Gatlif, Pierre Jolivet, Jean-Jacques Beineix, Paolo Sorrentino, Michele Placido, Barbet Schroeder, Gilles Jacob, et Bertrand Tavernier.
E’ scioccante sì, un genio del cinema, un’artista di notorietà internazionale trattato così: come un normalissimo stupratore. Ovvio che non ci si è scioccati, a suo tempo, del fatto che ad un normalissimo stupratore sia stata data la possibilità di diventare il genio che è, di andarsene in giro per il mondo a ritirare premi, ingrassandosi di soldi e notorietà alla faccia di quella ragazzina drogata, ubriaca, svergine e consenziente. Per quella ragazzina nessuna pietà, non una firma, non una petizione; solo una qualunque abusata, per niente nota e, ahilei, per niente genio ... un'insipida ragazzina stuprata e abbandonata. Peggio per lei!
Il regista,oggi 76enne, fu fermato dalla polizia californiana alla fine del ’77 con l’accusa di aver stuprato la 13enne Samantha Geimer nella villa di Jack Nicholson. Secondo l’accusa, Polanski, prima del rapporto sessuale, somministrò alla giovane droga e alcool. Ma il regista pur ammettendo il «rapporto sessuale illegale» con una minorenne, aveva negato lo stupro perché la ragazzina aveva già avuto rapporti ed era consenziente. Se fosse stato giudicato colpevole dello stupro avrebbe rischiato una condanna fino a 50 anni di carcere. Nel maggio scorso, un tribunale di Los Angeles respinse il ricorso in cui Polanski chiedeva l’archiviazione delle accuse.
… e succede che solo dopo 31 anni venga arrestato per il suddetto abuso. Fin qui nulla di strano, non è mai troppo tardi, meglio tardi che mai, ecc…
Il fatto nuovo infatti non sta certo in qull’ingiustificabile lasso di tempo trascorso tra lo stupro e l’arresto:
Il regista […] si era già recato altre volte in Svizzera, ma mai lo aveva fatto sapere in anticipo(!)
Bensì negli effetti che quest’arresto ha provocato tra i grandi del cinema e della cultura italiana e mondiale che vogliono Polansky libero, subito:
In una sottoscrizione a favore della liberazione di Polanski figurano tra le altre le firme di Costa-Gavras, Wong Kar-wai, Fanny Ardant, Ettore Scola, Marco Bellocchio, Giuseppe Tornatore, Monica Bellucci, Abderrahmane Sissako, Tony Gatlif, Pierre Jolivet, Jean-Jacques Beineix, Paolo Sorrentino, Michele Placido, Barbet Schroeder, Gilles Jacob, et Bertrand Tavernier.
E’ scioccante sì, un genio del cinema, un’artista di notorietà internazionale trattato così: come un normalissimo stupratore. Ovvio che non ci si è scioccati, a suo tempo, del fatto che ad un normalissimo stupratore sia stata data la possibilità di diventare il genio che è, di andarsene in giro per il mondo a ritirare premi, ingrassandosi di soldi e notorietà alla faccia di quella ragazzina drogata, ubriaca, svergine e consenziente. Per quella ragazzina nessuna pietà, non una firma, non una petizione; solo una qualunque abusata, per niente nota e, ahilei, per niente genio ... un'insipida ragazzina stuprata e abbandonata. Peggio per lei!
Non ridete!!!