Un giorno qualunque,
un giorno perfetto.
Non vorrei mai essere una donna sulla soglia dei quaranta ed avere i capelli sfibrati, arruffati dalla mancanza di sonno e ben pochi soldi per curare le meches. Poco gusto nel vestire, calze rotte, rossetti accesi, e riuscire a non lasciarsi andare, comunque, ché sennò è la fine. Non vorrei mai abitare in uno di quei palazzi grigi e senza l’ombra di un parco vicino dove portare il cane, che si trovano nelle periferie disagiate delle grandi città. Non vorrei mai essere costretta a prendere i mezzi pubblici ogni giorno nelle ore di punta per raggiungere un lavoro precario che pagano una miseria e che non dà alcuna soddisfazione, nè basta ad arrivare alla fine del mese. Non vorrei ritrovarmi - ...
5 commenti:
Ahò, mi sto vergognando!
Senti, ma Ciruzzo? Eccheccazzo, ma non recensisce qualche filmetto 'sto periodo?
dove l'ho già letta? :)
astriz>> e che te devo dì, il ragazzo poltrisce! :)))
nic's>> mah non saprei... ;)
Il film Un giorno perfetto mi ha deluso. Il libro mette in scena un dramma incentrato sulla morbosità di un rapporto ormai finito. Ozpetek ci aggiunge un contorno di personaggi stereotipati e poco credibili giusto per allungare il brodo (il politico cinico e il figlio revolucionario che tenta di trombarsi la matrigna). Da un regista del genere mi aspettavo molto di più.
... non vorrebbe non vorrebbe...
ma in definita cosa vorrebbe?
che nevalesse la pena
che ne varrebbe il suo vorrebbe??
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