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mercoledì 17 dicembre 2008

Sommario tra l'ilare e il drammatico

Quando lo schermo è interamente occupato da un water incrostato di merda in un fast food di Toronto non c’è nulla che lasci presagire ciò che di lì a poco sta per accadere. Ma poi ecco che dal piscio ti spunta l’alieno. Il problema, che poi per la tenuta del film è il vero toccasana, è che l’alieno viene immediatamente riconosciuto come non – o poco, o scarsamente, o piuttosto malamente – umano. Questo permette al regista – l’anglobritannico Bobby Charlton, già autore della brillante farsa “Non fare come me: reimpiantati i capelli” – di alleviare la tensione propria del genere organizzando un andazzo simile a quello di una commedia degli equivoci nella quale l’alieno crede di essere un uomo mentre tutti gli uomini sanno che così non è. Continua...




Consuocero, cognato, figlio della sorella della moglie… le cronache dei casi legati alle miserie ravvivano l’eterna diceria delle parentele italiane, quelle di qualsiasi rettore e pure quelle del magistrato che lo fronteggia. E’ una famiglia allargatissima quella tradizionale del Sud, che estende generosamente la propria influenza benefica fino a congiunti molto lontani. Il fenomeno è già stato ampiamente descritto in sociologia, e in qualche modo, bene ha fatto Napolitano a sottolinearlo.
Continua..




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venerdì 5 dicembre 2008

Family Guy

‘ Per ogni individuo le relazioni familiari si trasformano conseguentemente allo sviluppo della propria persona, ed i propri familiari rappresentano le coordinate di riferimento tramite le quali collocarsi in una storia, quindi in un tempo, ma dalle quali ognuno parte per potersi ritagliare una propria dimensione privata. ’

Che questa dimensione, necessaria alla sopravvivenza di chi non voglia spegnersi in quella che chiamano ‘la famiglia lunga del giovane adulto’, sia migliore o meno di quella ‘plurale’ che si acquisisce nella famiglia d’origine, o se siano realmente le relazioni a trasformarsi conseguentemente al tuo sviluppo e non l’inverso, questo non è dato di sapere. È un dato, invece, che ad un certo momento ci si senta stretti nella gola e nella pancia, storditi quasi da un respiro più profondo che vuole più aria. Boccheggi. Solo richiami stridenti di una pancia che si vuole più gonfia e rughe di espressioni mai espresse. È la storia che oltrepassa l’origine.