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A CUOPPO CUPO POCO PEPE CAPE ...e... POCO PEPE CAPE A CUOPPO CUPO
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venerdì 9 luglio 2010

libero.it, quando il bavaglio ha un senso

NB: non linko nessuno degli articoli che seguono, me possino cecamme
Quotidianamente visito il sito libero.it per controllare la posta e, quotidianamente, prendo atto che il sito è una fonte inesauribile di risposte a domande mai poste. Mai poste coscientemente … perché, si sa, l’inconscio vive di vita propria.
Oggi ad esempio molte mie non curiosità sono state soddisfatte: qual è la gieffina più bella? Quanto costa la bellezza? Esiste il comfort per tutte le tasche? Che ha deciso Marika Fruscio, si spoglia o no?
Queste alcune delle news in homepage. Clicco e leggo tutti i culi nudi disponibili, prima di addentrarmi nella sezione ‘Donna’.
Consciamente so che non troverocci nemmanco una riga che parli di donne, ma l’inconscio, si sa, …
Così mi si presenta la home:
1) Sesso e figuracce: il bon-ton a letto
2) Tutti i trucchi per imparare a vestirsi bene – cioè per imparare a sembrare più magre
3) Segreti molto intimi:
tutto sulla vagina, dal ph alla clamidia, dal punto G alle misure (interne)
4) Tutta liscia anche lì. Depilazione totale
e infine, se proprio non si è riuscite a mettere in pratica quanto contenuto negli articoli propostiti:
5) Un aiuto per divorziare
Ma non è tutto. L’essere donna, infatti, non è mica solo corpo. No. Infatti l’essere donna comprende mille e mille sfaccettature chee il sito di libero cerca, generosamente, di evidenziare tutte.
Passiamo alla sezione ‘UnoDueTrend’:
1) Una taglia in meno subito
2) Costume nuovo?
3) Mascherare i difettucci
4) Indossi il reggiseno giusto? –non dirmi di noooo!-
5) Cerchi un chirurgo plastico?
Ma non è tutto. L’essere donna, infatti, non è mica solo corpo. No. Infatti l’essere donna comprende mille e mille sfaccettature che il sito di libero cerca, generosamente, di evidenziare tutte.
Passiamo alla sezione ‘Lifestyle’:
1)caro, sono meglio io: sì, le donne sono più attraenti, più longeve, più sane, più studiose, più resistenti, più comunicative, più brave a tenersi il posto, più equilibrate nel mangiare, più organizzate degli uomini! - Tiè!
2) mobbing, riconoscerlo e neutralizzarlo si può –come? Leggendo il libro di Luca Stanchieri!
3)trentenni diffidenti in cerca d’amore, crecano il principe azzurro ma trovano solo bastardi
4)incastrare un playboy, tutte le dritte ;)
5) donne, attente a quel rospo: come capire se lui è davvero il principe azzurro.
Ma non è tutto. L’essere donna, infatti, non limita la sua esistenza all’estenuante ricerca dell’omo. No. Infatti l’essere donna comprende mille e mille sfaccettature che il sito di libero cerca, generosamente, di evidenziare tutte.
Veniamo alla sezione ‘Un post a tavola’:
1) Dolci senza zucchero
2) Frutta da bere, è tempo di depurarsi
3)Tanto gusto in poche calorie
4)Dieta pancia piatta
5) il menù del tifoso: come sfamare amici e parenti senza farsi macchiare il divano

Ma non è tutto. L’essere donna, infatti, non è solo casa e corpo. No. Infatti l’essere donna comprende mille e mille sfaccettature che il sito di libero cerca, generosamente, di evidenziare tutte.
Veniamo alla sezione ‘Sotto le lenzula’:
1)Gli uomini preferiscono le straniere
2) Da imbranato a grande amante: come dare una mano al tuo lui che a letto non ci sa fare
3) Gay ma sposato
4) Mi si è ristretto il pene
5)Viagra generation

Ma non è tutto. L’essere donna, infatti, non sparisce nel nulla quando si parla di sesso, no. L’essere donna, infatti, non annulla la sua sessualità in quella dell’altro, no. L’essere donna, infatti, ritorna miracolosamente in prima linea quando si passa alla sezione ‘CasaNova’:
1)Pulizie ecologiche, pulisci col bicarbonato di sodio
2) Sos colf: la tua casa passerebbe il test di pulizia?
3) I microbi nella doccia???!??
4)Quando pulire è chic: scope e palette belle
5) Seduta con classe: le nuove sedie da ammirare


Ed è tutto.

venerdì 25 giugno 2010

QUESTO UOMO NO.


Contro lo stupido, ipocrita, diseducativo, violento machismo dilagante, segnalo qui ogni scritto, immagine, rappresentazione, disegno, spot, che racconta un tipo di uomo che non mi piace.
A insindacabile giudizio di un "normale" uomo etero quale io sono: Lorenzo Gasparrini.

lunedì 21 giugno 2010

Avviso Pub(bl)ico

Buone nuove per tutte le fanciulle prossime al matrimonio, nullatenenti, di età non superiore ai 30 e residenti nel Comune di Torre del Greco (NA).
Il Comune, infatti, ha deciso di “intervenire in favore di fanciulle bisognose residenti in questo Comune con la concessione di un premio maritaggio”. Concorrere al premio è facile, basta presentare istanza di ammissione al beneficio dal 07/06/2010 al 06/07/2010 corredandola della seguente documentazione.

1. Domanda in carta semplice
2. Attestazione ISEE
3. Attestato delle avvenute pubblicazioni rilasciate dall’Uff. Matrimonio
4. Certificato di buona condotta morale e civile dello sposo e della sposa
rilasciata dalla chiesa
5. Scambio di promessa di matrimonio rilasciata dalla chiesa
6. Atto notorio della sposa
7. Certificato di disoccupazione di tutti i componenti familiari
8. CERTIFICATO DI AVVENUTO MATRIMONIO
RILASCIATO DALLA CHIESA

Sorvoliamo sul certificato di buona condotta di cui nessuno può farsi artefice se non noi stessi, ma a me questo bando mi puzza: notate il maiuscolo-sottolineato (perchè non anche il grassetto!?!) di cui al punto 8? Notate quante volte ricorre la parola chiesa? Notate che nel bando non si chiarisce che le aspiranti debbano essere cristiane/cattoliche? Convenite, dunque, che il bando discrimina per sesso, per età, per condotta e per Credo?

giovedì 20 maggio 2010

Piccole storie di piccole donne ‘scostumate’

Succede oggi in una scuola media che due ragazzi, M. e D., di 13 e 14 anni arrivino ad azzuffarsi usando come pretesto una comune amica. Il fatto che la ragazza sia stata solo un pretesto e non la causa della zuffa trova conferma in un episodio avvenuto circa 15 minuti prima.
Mi trovavo nel giardino della scuola quando mi viene incontro uno dei due ragazzi, M., che, in risposta ad uno mio sguardo, mi si fa quasi sul muso e dice: “Tengo ‘na carica ‘ncuoll’ ogge ca si coccheruno me tocca ‘o sfong’!” – (‘Mi sento una carica addosso oggi che se qualcuno mi tocca lo distruggo’). Detto questo rientra e nel giro di un quarto d’ora questa sua carica va a schiantarsi tutta contro il naso di un ragazzo che, a suo dire, l’aveva sfidato.

I due ragazzi, M. e D., si incrociano nel corridoio appena fuori le aule, M. è in compagnia della sua amica S.; D. saluta S. ma M. non apprezza: “Se la tocchi ti sfondo!” e D., che è già maschio e da maschio non può concedere l’idea di aver paura, di tutta risposta, sfiora il braccio di S. con un buffetto.
È quanto basta per scatenare l’ira di M. che si avventa sull’amico colpendolo con un unico pugno dritto sul naso. D. si accascia, il naso prende a sanguinargli tanto da far temere che sia rotto. I due vengono prontamente allontanati l’uno dall’altro, S. viene fatta rientrare in classe, M. dritto dal preside e D. in bagno a tamponare l’emorragia.

Dalla segreteria si convocano i genitori dei due ragazzi: i genitori di D. sono assenti, irreperibili; quelli di M. arrivano a scuola nel giro di pochi minuti. Facce cupe, sguardo basso, la mamma reca in braccio un bambino di un paio d’anni che stringe forte a mo’ di scudo, quasi come se quell’esserino che porta appeso al grembo valesse a giustifica per qualunque fallimento; il padre, omone grosso e grigio, si apre in un sorriso inopportuno e cordiale non appena gli si fanno davanti le varie professoresse e il preside; non ha scudi lui, solo mani grosse da sfoderare all’occorrenza. I due vengono accompagnati dal figlio e fatti accomodare in presidenza. Dopo poco arriva anche D. ancora dolente.
Dalla direzione non proviene voce alcuna, i bidelli e qualche professoressa restano in attesa commentando l’accaduto … “che è violentissimo e gravissimo e chissà quali e quante conseguenze avrà per quei due…”!


sabato 15 maggio 2010

Nel mio intimo c'è il mondo


Avevo sedici anni una mattina, quando una mia amica mi chiamò e mi disse: ‘Marzia, domani tutti al mare!’ ed io : ‘guarda che ho il ciclo!’ e così sinceramente declinai. Riagganciai il telefono e mia nonna (generazione 1921) che – orecchio bionico- aveva ascoltato la conversazione, con sguardo severo mi disse: ‘Queste sono cose che non si dicono, sono talmente intime … L’intimità! Sai cosa vuol dire intimità?’ E io, che credevo di saperlo, con aria di sufficienza, sbuffai.
Pensavo che da allora, da quando le donne nascondevano il mestruo come un’onta, le cose erano cambiate e che spifferare il proprio ciclo ad un’amica non voleva dire violare il proprio intimo. Anche -e soprattutto- perché, in quella specifica circostanza, ero stata io medesima a ‘violarmi’; ero stata io, nel pieno delle mie facoltà psichiche, a ritenere opportuno che quella data ragazza venisse a conoscenza della mia situazione ormonale. Capitolo chiuso. Il mio intimo era sano e salvo. Se violazione c’era stata ero stata io a perpetrarla ai miei danni, dunque perché parlare di violazione?
Passarono i mesi e gli anni, con me che puntualmente, ogni volta che c’era da andare tutti al mare, avevo il ciclo e lo dicevo … e qualche volta lo dicevo anche mentendo, usandolo come scusa per starmene a casa, al fresco, a sonnecchiare.
Da allora ad oggi sono passati quattordici anni e in questo tempo il mio corpo e, insieme, il mio concetto di intimità si sono modificati con una frequenza di almeno due volte a settimana. Infatti, se si segue il proprio corpo in tutto il suo divenire, ci si può accorgere di ogni minimo cambiamento e allora l’intimo, l’intimità, prende a racchiudere un’innumerevole serie di aspetti che, pur volendo, non si riesce a condividere con nessuno, se non con chi, con il tuo bene placido, condivide la proprietà del tuo stesso corpo. Spifferare tali ‘sfumature’ a chicchessia sembra un atto irrispettoso, una violenza, una violazione di proprietà privata in tutto è per tutto. Questo è quello che pensavo io!