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A CUOPPO CUPO POCO PEPE CAPE ...e... POCO PEPE CAPE A CUOPPO CUPO
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venerdì 6 novembre 2009

LO STUPRO DI MONTALTO CONTINUA SU FACEBOOK. CON RAPELAY ISTRUZIONI PER L'ABUSO.


Lo stupro di Monatalto continua su Facebook, sia nei gruppi che si sono aperti a sostegno di Marinella, sia in quelli -molti dei quali già chiusi- dove si invitano tutti i masculi degni di questo nome ad unirsi allo stupro, a mettersi in fila come disse Nonno Arzillo. A dirla tutta ogni stupro, non solo quello di Montalto, rivive grazie alla creazione di questi gruppi: quello di Capodanno, quello di Guidonia, quello della Caffarella, quello di Albuzzano ... fino a quelli virtuali e ripetuti di cui puoi farti artefice grazie ad un videogioco, Repelay. Un simulatore di stupri del quale non riesco ad immaginare l'utilità, dal momento che i Nostri anche senza suggerimenti o spunti o istruzioni per l'abuso sono sempre riusciti a muoversi più che bene.
La trama è più che banale e, a dire del recensore, pure abbastanza noiosa:
"[...] il protagonista è un maniaco che mette gli occhi su una famiglia composta interamente da donne e più precisamente da una madre e le sue due figlie, una delle quali minorenne. Quest’ultima è proprio la prima che prenderete di mira: fermo restando che la trama è risibile (oltre che poco comprensibile essendo interamente in giapponese, a meno che non usiate la patch traduttiva) e che ha inoltre una sua funzione ai fini dell’espansione del gameplay (in pratica una volta finito il gioco vengono attivate altre modalità poiché i personaggi oggetto del vostro interesse diventeranno delle schiave che faranno tutto quello che vorrete), le situazioni che vi si presenteranno con il primo personaggio saranno le medesime anche con i rimanenti. [...] S’inizia alla stazione ferroviaria, dove è possibile zoomare sulla ragazza e alzarle la gonna, si prosegue sul treno dove iniziano le molestie (che brutta parola, ma non possiamo fare a meno di usarla per la comprensione delle meccanica di gioco) e si finisce in uno scenario al chiuso o all’aperto dove si svolge la fase più hard di Rapelay.
Entrando nei particolari, la sequenza a bordo del treno è breve ma molto interattiva: si può toccare la ragazza quasi ovunque (zone “interessanti” comprese) e svolgere diverse azioni concatenate che prima o poi vengono interrotte dalla vittima. L’obbiettivo in questo livello è quello di eccitare e svestire il più possibile il personaggio, dopodichè si passa alla sequenza successiva. In quest’ultima fase avviene la violenza vera e propria, abbastanza impressionante per il realismo con cui avviene, gemiti e pianti della ragazza compresi; l’interazione non è molto alta ma ci sono diverse opzioni per far pronuciare diverse frasi al protagonista e per concludere in vario modo il rapporto sessuale. Conclusa la prima parte si accede alle altre due restanti che si svolgono in maniera del tutto identica. [...] Completato lo story mode, viene fornito un save date che permette di accedere all’H Mode, la modalità più interattiva di tutto il gioco. Qui potete fare tutto, ma proprio tutto, con le ragazze: potete decidere di fare sesso con uno, due o tutti i personaggi disponibili, sesso di gruppo con una donna e più uomini; scegliere lo scenario e le donne che vorrete. Una volta fatte le scelte che anticipano la modalità vera e propria, sarete liberi di comportarvi e di fare quello che vorrete. [...]
Altra interessante modalità è l’Edit, che consente di creare una sorta di filmato decidendo quali scene e situazioni includere, ma non essendo interattiva vi stuferà presto."

Gemiti e lacrime compresi.
UFF CHE NOIA. QUANTO SONO BANALI 'STI GIAPPONESI.

martedì 6 ottobre 2009

<< L'ho fatto perchè me l'ha detto lui >>

Lo so, adesso dovrei commentare la pena anch'io dicendo che i due sucidi meritavano di più e che è sempre la stessa storia e che questo succede quando le città non vengono fatte a misura di donna e che 'stì giudici trovano sempre il modo di concedere le attenuanti e che i due hanno tentato di discolparsi con argomentazioni indubbiamente barbine e che chi è intervenuto lo ha fatto solo perchè al gabbio c'erano finiti due romeni dal momento che i cittadini italiani c'hanno un senso di giustizia che ce lo invidiano in tutto il mondo.... cose così insomma, buttate giù tra l'ironico e l'amaro ma si tartterebbe pur sempre di cose già scritte e già lette e, in quanto tali, inutili.