Lo stupro di Monatalto continua su Facebook, sia nei gruppi che si sono aperti a sostegno di Marinella, sia in quelli -molti dei quali già chiusi- dove si invitano tutti i masculi degni di questo nome ad unirsi allo stupro, a mettersi in fila come disse Nonno Arzillo. A dirla tutta ogni stupro, non solo quello di Montalto, rivive grazie alla creazione di questi gruppi: quello di Capodanno, quello di Guidonia, quello della Caffarella, quello di Albuzzano ... fino a quelli virtuali e ripetuti di cui puoi farti artefice grazie ad un videogioco, Repelay. Un simulatore di stupri del quale non riesco ad immaginare l'utilità, dal momento che i Nostri anche senza suggerimenti o spunti o istruzioni per l'abuso sono sempre riusciti a muoversi più che bene.
La trama è più che banale e, a dire del recensore, pure abbastanza noiosa:
"[...] il protagonista è un maniaco che mette gli occhi su una famiglia composta interamente da donne e più precisamente da una madre e le sue due figlie, una delle quali minorenne. Quest’ultima è proprio la prima che prenderete di mira: fermo restando che la trama è risibile (oltre che poco comprensibile essendo interamente in giapponese, a meno che non usiate la patch traduttiva) e che ha inoltre una sua funzione ai fini dell’espansione del gameplay (in pratica una volta finito il gioco vengono attivate altre modalità poiché i personaggi oggetto del vostro interesse diventeranno delle schiave che faranno tutto quello che vorrete), le situazioni che vi si presenteranno con il primo personaggio saranno le medesime anche con i rimanenti. [...] S’inizia alla stazione ferroviaria, dove è possibile zoomare sulla ragazza e alzarle la gonna, si prosegue sul treno dove iniziano le molestie (che brutta parola, ma non possiamo fare a meno di usarla per la comprensione delle meccanica di gioco) e si finisce in uno scenario al chiuso o all’aperto dove si svolge la fase più hard di Rapelay.
Entrando nei particolari, la sequenza a bordo del treno è breve ma molto interattiva: si può toccare la ragazza quasi ovunque (zone “interessanti” comprese) e svolgere diverse azioni concatenate che prima o poi vengono interrotte dalla vittima. L’obbiettivo in questo livello è quello di eccitare e svestire il più possibile il personaggio, dopodichè si passa alla sequenza successiva. In quest’ultima fase avviene la violenza vera e propria, abbastanza impressionante per il realismo con cui avviene, gemiti e pianti della ragazza compresi; l’interazione non è molto alta ma ci sono diverse opzioni per far pronuciare diverse frasi al protagonista e per concludere in vario modo il rapporto sessuale. Conclusa la prima parte si accede alle altre due restanti che si svolgono in maniera del tutto identica. [...] Completato lo story mode, viene fornito un save date che permette di accedere all’H Mode, la modalità più interattiva di tutto il gioco. Qui potete fare tutto, ma proprio tutto, con le ragazze: potete decidere di fare sesso con uno, due o tutti i personaggi disponibili, sesso di gruppo con una donna e più uomini; scegliere lo scenario e le donne che vorrete. Una volta fatte le scelte che anticipano la modalità vera e propria, sarete liberi di comportarvi e di fare quello che vorrete. [...]
Altra interessante modalità è l’Edit, che consente di creare una sorta di filmato decidendo quali scene e situazioni includere, ma non essendo interattiva vi stuferà presto."
La trama è più che banale e, a dire del recensore, pure abbastanza noiosa:
"[...] il protagonista è un maniaco che mette gli occhi su una famiglia composta interamente da donne e più precisamente da una madre e le sue due figlie, una delle quali minorenne. Quest’ultima è proprio la prima che prenderete di mira: fermo restando che la trama è risibile (oltre che poco comprensibile essendo interamente in giapponese, a meno che non usiate la patch traduttiva) e che ha inoltre una sua funzione ai fini dell’espansione del gameplay (in pratica una volta finito il gioco vengono attivate altre modalità poiché i personaggi oggetto del vostro interesse diventeranno delle schiave che faranno tutto quello che vorrete), le situazioni che vi si presenteranno con il primo personaggio saranno le medesime anche con i rimanenti. [...] S’inizia alla stazione ferroviaria, dove è possibile zoomare sulla ragazza e alzarle la gonna, si prosegue sul treno dove iniziano le molestie (che brutta parola, ma non possiamo fare a meno di usarla per la comprensione delle meccanica di gioco) e si finisce in uno scenario al chiuso o all’aperto dove si svolge la fase più hard di Rapelay.
Entrando nei particolari, la sequenza a bordo del treno è breve ma molto interattiva: si può toccare la ragazza quasi ovunque (zone “interessanti” comprese) e svolgere diverse azioni concatenate che prima o poi vengono interrotte dalla vittima. L’obbiettivo in questo livello è quello di eccitare e svestire il più possibile il personaggio, dopodichè si passa alla sequenza successiva. In quest’ultima fase avviene la violenza vera e propria, abbastanza impressionante per il realismo con cui avviene, gemiti e pianti della ragazza compresi; l’interazione non è molto alta ma ci sono diverse opzioni per far pronuciare diverse frasi al protagonista e per concludere in vario modo il rapporto sessuale. Conclusa la prima parte si accede alle altre due restanti che si svolgono in maniera del tutto identica. [...] Completato lo story mode, viene fornito un save date che permette di accedere all’H Mode, la modalità più interattiva di tutto il gioco. Qui potete fare tutto, ma proprio tutto, con le ragazze: potete decidere di fare sesso con uno, due o tutti i personaggi disponibili, sesso di gruppo con una donna e più uomini; scegliere lo scenario e le donne che vorrete. Una volta fatte le scelte che anticipano la modalità vera e propria, sarete liberi di comportarvi e di fare quello che vorrete. [...]
Altra interessante modalità è l’Edit, che consente di creare una sorta di filmato decidendo quali scene e situazioni includere, ma non essendo interattiva vi stuferà presto."
10 commenti:
Per l'esattezza si chiama Rapelay,altrimenti il gioco di parole non ci sta.Per me è solo un brutto gioco,un business.Del resto non si diceva:"L'immaginazione al potere"?
Ah correggo subito, grazie.
L'immaginazione, appunto...e qui di immaginazione non vedo. ...Tutto orridamente reale.
scrive matteo zucchi:
orrore per qualunque privazione della libertà (in qsto caso di scegliere con chi avere rapporti sessuali) e pratica di violenza indesiderata.
Il videogame è invece simpatico :D
di cattivo gusto ma assolutamente innocuo
Ma Bippina! ancora a stupirti della stupidità umana? e io che mi sono letto anche alcuni commenti su quel gruppo ignobile. Sai che quando posso, butto lì una battuta scherzosa, tutto questo invece mi ha buttato nello sconforto, perchè gli Uomini sono altra cosa, e io in quanto tale devo per forza distinguere. Un saluto.
matteo>> sulla simpatia ho fortissimi dubbi, sul suo essere innoquo poi... non te ne dico e non te ne conto...
gians>> ebbene sì gians, stì stronzi mi hanno stupito ancora... ma non è che è peccato mortale essere così stupidi? ma il papa che dice a riguardo?
mi dispiace di averti indirettamente sconfortato...stammi sù :D
baciuzzi
Posso dire che innocuo si scrive così?:DDD
La società maschilista e sciovinista ha sancito il suo trionfo.Solo una mente perversa può mettere in piedi una munnezza simile.Sò sicura che è impotente:))
Statt bon:))
mk
Scusa ma vorrei capire:sostieni che il gioco può indurre alcuni giovani dal cervello debole allo stupro visto che banalizza la cosa e la rende,appunto,un gioco?Oppure pensi che sia l'inevitabile risultato di una società dove il corpo femminile viene sempre più visto come un'oggetto di consumo ludico?Oppure un mix delle due ipotesi?O nessuna delle due?Scusa ma vorrei capire meglio la tua posizione al riguardo.Grazie
la madre dei cretini è sempre incinta ( mica abortisce )
ot.sorry disco music da wallander!!!!
mk>> speriamo ;)
tante cose belle....
lanza>> credo che il gioco sia una schifezza inutile che non può fare bene a nessuno, nè alle donne -ulteriormente mortificate, nè agli uomini che sembra non siano in grado di far funzionare anche oil cervello.
Inoltre qua si va a toccare un argomento delicato e pericoloso. Le donne muoiono di violenza e c'è poco da giocarci sù...
tess>> in questi casi non abortire dovrebbe essere un peccato mortale...
egì>> ascoltai e mi piacque :D
vasi a iosa
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