GRATUITA’, LIBERA e INDIPENDENTE !!!
[ ... ] Si corre sempre il rischio di parlare al vento quando si sceglie di parlare di cinema, quell’immagine in movimento che sempre ci sfugge e trascende, che oltrepassa la dimensione spazio-temporale entro la quale siamo costretti. Il cinema è quello dell’esordinte Omar Pesenti (pag.37) e quello dei maestri Jodorowsky (’La montagna sacra’, pag.26), José Mojica Marins (pag.6), Louis Malle (’Le feu follet’, pag.29) ed Ermanno Olmi (’Il mestiere delle armi’, p.36); ma è anche lo scanzonato intrattenimento dei Clerks (pag.28) e l’oscena morbosità delle teen-ager italiche (’Un gioco da ragazze’, pag.35); il cinema è la sua negazione perché ‘Niente è come sembra’ (pag.25), ma lo puoi anche trovare nello sguardo spietato d’un Tomas Milian d’annata (pag.10); il cinema è quel qualcosa che prova a raccontarti un pezzo di realtà (’Giorni e nuvole’; pag.41) e quello che cerca la strada per poterti raccontare un qualche pezzo di realtà (’cinemautonome’, pag. 42); il cinema a volte è un festival che si svolge nella capitale (’Te lo meriti Alberto Sordi!’, pag.32), altre volte è un cortometraggio che venerdì 21 novembre presenteremo in anteprima a Lugano (’Sisifo’, pag.30), ed altre volte ancora è un film che puoi vedere pagando un biglietto (’The orphanage’, pag.12). E poi ci sono i casi in cui il cinema non è nemmeno cinema, ma una serie di immagini che narrano un’assenza (’In Absentia’, pag.14).
4 commenti:
Che papiello!!! Il cinema è tutto questo cara Marzia. può piacere a tutti e sfamare ogni stomaco. Il mio digerisce tutto tranne la spazzatura.
Ma.Le.
ahahahha un papiello eh?
:D
leggerollo.
baci a te e cirettiello.
e nun sturià assai.
porterò i tuoi vasi a ciruzzo :D
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