Non v’è cosa peggiore, sentit’ammè, di vedere un film, rimanerne disgustati per la crudeltà, l’assurda morbosità dei protagonisti, e scoprire poi che la storia che racconta è reale e che, peggio ancora, il film si chiude troppo presto quando la storia reale non si è ancora conclusa e che, orrore! , il film-finale è di molto migliore del real-finale: “Primo amore” ,
“la vera vita di Marco Mariolini e Monica Calò” e “Il cacciatore di anoressiche”, sono 3 facce di una stessa medaglia; 3 facce di una medaglia già di per se stessa lurida, che si imputridisce nella miseria delle tre facce che la compongono.
Lucide follie che, incontrandosi, segnano il non-ritorno. Morti annunciate che non vengono scongiurate. Un film che non esiste o che sarebbe stato meglio non fosse mai stato pensato, ispirato. Una chiavica!
(Ma che bel post che ha scritto Insuperabile dopo essere stato punzecchiato, femminamente, da donna Concetta)
6 commenti:
brutta storia, e a quanto pare brutta regia. Ciao bippina, facciamoci una bella pastasciutta che l'anoressia e roba seria. :)
è roba seriiiissima, ma credo che il film renda magnificamente l'idea del baratro, del non-rotirno. dovrebbe essere visto da tutte le anoressiche a scopo curativo, secondo me!
miii ,lo visto ieri sera in seconda serata su rai 3 lo psicopatico con la faxccia a mezza barba...
miii,peggio del miglior film di j.carpenter,quando la realtà supera la fantasia,
miiii...
eSp.
miiiiiiiii anch'io l'ho visto ieri sera... lì ho scoperto che il film riprendeva la vita di quest'uomo...
miiiiii non ci potevo credere!!!
miiiiiiii
mh, io lo evito questo con la bar
(grasie per l'apprezziamiento, uè. Notte)
ba, fai bene!
(Fighiurati, è dovere uè :)
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