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A CUOPPO CUPO POCO PEPE CAPE ...e... POCO PEPE CAPE A CUOPPO CUPO
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domenica 18 aprile 2010
venerdì 27 novembre 2009
La gallina mastica e il gallo sputa

Il gallo senza le galline non può fare l'uomo
Ferma sto come il passero che fermo sta sull'erba voglio
NO vuol dire NO e SI vuol dire ZOCCOLA
Je m'en fous
Mastica e sputa
Ferma sto come il passero che fermo sta sull'erba voglio
NO vuol dire NO e SI vuol dire ZOCCOLA
Je m'en fous
Mastica e sputa
Su questi titoli viaggia la storia del mio blog, che pure ha cambiato piattaforma, ma è rimasto sempre uguale a se stesso. Il ché non è da consiserarsi un fatto positivo.
La storia umana è monotona e anche ogni singola storia lo è.
I primi tre titoli sono erba del mio fascio, o del mio giardino, se vogliamo; gli ultimi due sono di altri fasci e altri giardini ...molto più verdi del mio. Ogni fascio dice la sua, esprimendo ora un atteggiamento, ora un proposito, ora un comandamento, ora un consiglio.
I miei fasci, invece, sono categorici, sono affermazioni senza punto e a capo. Sono dadi tratti che non hanno neanche il coraggio di farsi comandamenti.
Ma è quello che questi fasci non dicono che andrebbe espresso. Espresso, elaborato, riveduto e corretto. Ogni pesiero spogliato del pensiero successivo che lo camuffa e lo devia; ogni parola privata di quella precedente che ne cambia il significato; ogni significato isolato e congelato; ogni sinonimo cassato, ed ad ogni colpo di gesso, un colpo di spazzola.
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Penziere Mieje
Penziere mieje, levàteve sti panne,
stracciàtev' 'a cammisa, e ascite annuro.
Si nun tenite n'abito sicuro,
tanta vestite che n'avit' 'a fa?
Menàteve spugliate mmiez' 'a via,
e si facite folla, cammenate.
Si sentite strillà, nun ve fermate:
nu penziero spugliato 'a folla fa.
Currite ncopp' 'a cimma 'e na muntagna,
e quanno 'e piede se sò cunzumate:
un'ànema e curaggio, e ve menate...
nzerrano ll'uocchie, primm' 'e ve menà!
Ca ve trovano annuro? Nun fa niente.
Ce sta sempe nu tizio canusciuto,
ca nun 'o ddice... ca rimmane muto...
e ca ve veste, primm' 'e v'atterrà.
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martedì 27 ottobre 2009
"NO vuol dire NO e SI vuol dire ZOCCOLA"
"NO vuol dire NO e SI vuol dire ZOCCOLA", così titola da oggi il mio Blog e così il mio Facebook. Ne sono convinta e nessuno riuscirà mai a farmi sentire in errore.
A voler essere puntigliose il titolo dovrebbe essere lungo quanto la Divina ma, suntando, dovrebbe recitare almeno come segue: "NO vuol dire NO e allora poi ti stuprano e SI vuol dire ZOCCOLA dunque se poi ti stuprano nun ce sta cchiù 'nu cazz' 'a fa".
In entrambi i casi va contemplato lo stupro, è doveroso -almeno verso noi stesse- metterlo nel bilancio di famiglia onde evitarci sorpresine disgustose. Quello di Montalto è stato solo un 'pensare ad alta voce', dietro ci sono secoli di storia e storie che, se riassunti, andrebbero a coincidere precissimamente con il titolo del mio post, del mio Blog, del mio Facebook e con il mio nome e cognome.
A voler essere puntigliose il titolo dovrebbe essere lungo quanto la Divina ma, suntando, dovrebbe recitare almeno come segue: "NO vuol dire NO e allora poi ti stuprano e SI vuol dire ZOCCOLA dunque se poi ti stuprano nun ce sta cchiù 'nu cazz' 'a fa".
In entrambi i casi va contemplato lo stupro, è doveroso -almeno verso noi stesse- metterlo nel bilancio di famiglia onde evitarci sorpresine disgustose. Quello di Montalto è stato solo un 'pensare ad alta voce', dietro ci sono secoli di storia e storie che, se riassunti, andrebbero a coincidere precissimamente con il titolo del mio post, del mio Blog, del mio Facebook e con il mio nome e cognome.
giovedì 15 ottobre 2009
Mi sono innamorata, e non è la prima volta!!!
La prima capitò più di qualche anno fa, di lui ricordo solo i capelli e le labbra rosse e un buffo cappello a pois. Poi più niente. All'epoca i mezzi erano quelli che erano, dunque mi limitavo a dedicare al mio amato qualche riga poetica scritta di mio pugno con la promessa che mai l'avrei rimosso dal suo posto. E così fu per tantissimi anni: egli rimase padrone indiscusso del mio cuore infante.
Un annetto fa, però, è accaduto ciò che si credeva non potesse accadere più ... e cioè che il mio cuore è tornato a scalpitare come un infante pur non più essendolo.
A suo tempo la cosa mi lasciò sgomenta: ''Ma non ti vergogni, a quest'età!'' così mi rintuzzavo a più riprese pregandomi di non mettere carne a cuocere. Ebbene, sebbene gli intenti, falii: gni notte il mio ultimo pensiero non era più il suo, ogni mio sussulto non lo riguardava più.
Così dovetti fare i conti con la vergogna prima e con il senso di colpa poi. Senso di colpa sì, perchè non ci si invaghisce di questa maniera di qualcuno con cui sai di non poter condividere nemmanco un setiero; e poi la vergogna...perchè la persona di cui parlo è femmina anch'essa, proprio comm'a me!
A suo tempo la cosa mi lasciò sgomenta: ''Ma non ti vergogni, a quest'età!'' così mi rintuzzavo a più riprese pregandomi di non mettere carne a cuocere. Ebbene, sebbene gli intenti, falii: gni notte il mio ultimo pensiero non era più il suo, ogni mio sussulto non lo riguardava più.
Così dovetti fare i conti con la vergogna prima e con il senso di colpa poi. Senso di colpa sì, perchè non ci si invaghisce di questa maniera di qualcuno con cui sai di non poter condividere nemmanco un setiero; e poi la vergogna...perchè la persona di cui parlo è femmina anch'essa, proprio comm'a me!
Una brunetta smorfiosetta e graziosa con gli occhi perennemente socchiusi- o chiusi- questo so di lei, questo ho potuto vedere. Nient'altro. Del resto neanche del mio primo lui sapevo un granchè, solo che vestiva in modo bizzarro e che era triste pur se gli abiti mentivano. Tutto il resto, tutto quello che ho saputo di lui fin quando non l'ho dimenticato, lo inventavo io:
io gli ho dato vita, io un nome, io una storia (che poi, caso strano, somugliava sempre di più alla mia), io un posto.
A questa brunetta che ha incrociato così tardi il mio cammino, però, io non riesco che a dedicare qualche sorriso o qualche pensiero gioioso di quando in quando, niente di più. Ho provato a raccontarla, a darle naso e bocca, a darle giorni e una storia totalmente diversa dalla mia ... ma ho fallito, miserrimamente. Colpa del cuore non più infante, colpa del guizzo che si è affossato in qualche truce pomeriggio di maggio. E allora, cara la mia bella, io resto muta e tu pure.
io gli ho dato vita, io un nome, io una storia (che poi, caso strano, somugliava sempre di più alla mia), io un posto.
A questa brunetta che ha incrociato così tardi il mio cammino, però, io non riesco che a dedicare qualche sorriso o qualche pensiero gioioso di quando in quando, niente di più. Ho provato a raccontarla, a darle naso e bocca, a darle giorni e una storia totalmente diversa dalla mia ... ma ho fallito, miserrimamente. Colpa del cuore non più infante, colpa del guizzo che si è affossato in qualche truce pomeriggio di maggio. E allora, cara la mia bella, io resto muta e tu pure.
Io me ne resto qui, nascosta dietro a questo blog e a tutte quelle cose che da quel pomeriggio vennero e tu, ferma in una canzone e poi via.
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mercoledì 10 dicembre 2008
Ogni tanto pure 'na mela fracica t'acconcia 'a vocca
Facebook, myspace, blog e siti, una comiunità di virtualismi spesso sottovalutata, troppo spesso sopravvalutata. Attualmente è il primo il dilemma dei più, di chi c'è dentro, di chi lo guarda da fuori, di chi ha tentato un account e lo ha chiuso nel giro di qualche ora e di chi, tentato l'account, c'ha trovato un perchè e adesso naviga felicemente per quei lidi.
Fb, a differenza di siti e blog, è una comunità chiusa dove solo l'essere amico di ti consente di varcare la soglia delle altrimenti inaccessibili bacheche. Questo però, ho scoperto da poco, solo in apparenza. Che si voglia rendere pubblica o privata la propria bacheca -per gli antiFB la bacheca è il motore di tutto, la pagina dove si scrivono post, si inseriscono commenti, si linkano notizie o video...- è una scelata squisitamente personale dettata da ragioni altrettanto personali che a noi non interessano..dicevo, tralasciando la questione bacheca, Fb, ti permette di accostarti ugualmente a tutto quanto c'è fuori e lontano dalla tua pagina tramite l'iscrizione a gruppi. Tali gruppi nascono con l'intento di raccogliere persone accomunate da una passione, da un luogo di villeggaitura, dal cognome, o, haimè, da un particolare odio verso una particolare razza... C'è n'è per tutti i gusti insomma, dal gruppo in memoria di Piergiorgio Welby a quello per fare iscrivere il Munaciello. Attualmente io sono iscritta a 75 gruppi alla maggior parte dei quali sono arrivata solo per non recare offesa all'amico che mi ci aveva invitato; non è superbia la mia, nutrivo piuttosto una certa diffidenza sull'effettiva utilità di un gruppo -ricordiamolo, virtuale!- nato sì con intenti sublimi ma che risultava muoversi in uno spazio talmente infinito che non credevo potesse rivelarsi direttamente utile alla causa per la quale nasceva. Questo ho creduto fino a qualche ora fa, quando nella posta m'è comparso il seguente messaggio, inoltratomi dal fondatore del gruppo intitolato A Beppino e Saturna. Ed Eluana:
''Vorrei ringraziare tutti i partecipanti per le parole inviate e per i contributi segnalati. Molti amici mi informano che su internet si può riscontrare un vivo fermento di scambi di opinioni e di confronti sul caso giudiziario che riguarda la nostra famiglia. Ma le parole rivolte direttamente a noi sono state ancora più apprezzate e valgono molto di più di quanto si possa immaginare. In molti dei commenti letti ho trovato un appoggio e una comprensione così sentiti da rendere per un momento meno faticose queste giornate. Grazie a tutti coloro che hanno voluto mostrare questa loro vicinanza, e grazie a tutti quelli che spendono un minuto del proprio tempo per cercare di capire. Perchè questa è la cosa più importante."
Beppino EnglaroFate ammenda se potete, ché da una pagina bianca si può arrivare ovunque!
giovedì 4 dicembre 2008
Mancati aggiornamenti di stato

Così avrei aggiornato il mio ''stato'' su facebook e invece no, lascio il vecchio 'Marzia ha appena scoperto che la mamma di asia Argento si chiama Daria, quasi come il papà. Daria&Dario bhuahahah' e vengo a scriverne nuovi qui, sul blog. Tutto ciò non ha senso, mi dico. Ma ormai è tardi il post è finito e va postato.
mercoledì 3 dicembre 2008
giovedì 10 aprile 2008
Stelle strisce e pon pon
“Ci aveva stancato con le cavolate che scriveva sul suo Myspace e per questo la volevamo punire”. E gli agenti sono rimasti esterrefatti: non solo le ragazze erano lucide e determinate, ma dopo l’agguato erano anche divertite per quello che avevano appena compiuto. Sono state arrestate.
Pur sapendo di avere un blog bellissimo, molto bellissimo, so anche che il fatto di non avere amiche-bloggers pon pon è una garanzia d'incolumità. D'altronde, e non correggetemi se sbaglio, cavolate qui non se ne leggono.
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