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A CUOPPO CUPO POCO PEPE CAPE ...e... POCO PEPE CAPE A CUOPPO CUPO

sabato 28 novembre 2009

Leggere, bestemmiare, evaquare



Secondo gli studiosi se il vulcano si risveglia sarà un disastro. Il piano evacuazione appare insufficiente mentre le Istituzioni e la stessa opinione pubblica, in questi anni, hanno gravemente sottovalutato il pericolo.

Il rischio di un’eruzione del Vesuvio è molto alto e non bisogna mai abbassare la guardia”. Questo è stato l’allarme lanciato in occasione dell’ultimo convegno organizzato dall’Ordine dei Geologi della Campania. In particolare, secondo lo stesso presidente dell’Ordine, Francesco Russo: “La gente ha sottovalutato la pericolosità del caso e quando il Vesuvio esploderà, sarà uno scenario drammatico, nonostante la grande attenzione della Protezione Civile. Il vero dramma è che, nonostante il divieto di non abitare quella zona, la speculazione edilizia ha continuato a costruire sotto le pendici del vulcano. Tale situazione è evidente già guardando la montagna da lontano. Lo sguardo cade, purtroppo, su quelle abitazioni che, in caso di esplosione verrebbero spazzate via dalla lava e dai lapilli. Eliminate, annullate e cancellate, in un solo attimo tutte quelle vite annientate. Subito, perché, nonostante i piani di evacuazione, le costruzioni sono troppo vicine al cratere del Vesuvio”. Dal punto di vista scientifico, il Vesuvio è costantemente monitorato. L’Osservatorio vesuviano, in questi anni, ha installato una minuziosa rete di strumenti per il controllo dei parametri geofisici e geochimici oltre a quelli relativi alla sismicità, alle deformazioni e alle stesse emissioni di gas dal sottosuolo. Secondo lo studioso, chi ha davvero sottovalutato la pericolosità del Vesuvio sono state la politica e la stessa opinione pubblica. “Quando il Vesuvio esploderà – sostiene Russo – sarà uno scenario drammatico, nonostante la grande attenzione della Protezione Civile. Il vero dramma è che, nonostante il divieto di non abitare quella zona, la speculazione edilizia ha continuato a costruire sotto le pendici del vulcano. Tale situazione è evidente già guardando la montagna da lontano. Lo sguardo cade, purtroppo, su quelle abitazioni che, in caso di esplosione verrebbero spazzate via dalla lava e dai lapilli. Eliminate, annullate e cancellate, in un solo attimo tutte quelle vite annientate. Subito, perché, nonostante i piani di evacuazione, le costruzioni sono troppo vicine al cratere del Vesuvio”.

6 commenti:

gians ha detto...

Certo che se dovesse capitare, io dalla paura mi lascerei andare ad una bella evacuata. ;)

Mk ha detto...

Allora.Secondo un rapporto riservato si stimano nelle prime ore 400 mila morti.Le vie di fuga di fatto non esistono,seppellite dalle auto in sosta e le persone credono che tale cosa non accadrà mai.
Però a tal proposito ti lascio il link -sotto al nome:)-di un servizio gustosisssimo sulle reazioni dei napoletani alla proposta di Berlusconi sull'eruzione controllata del Vesuvio.made in Naples.
della serie :ridiamoci su pe non piangere.
Buon we.
Mk

gians ha detto...

"...sarebbe una mannaia dal cielo.." questa me la segno. :DD

Bp ha detto...

Gians, Mk>> Quest'articolo mi ha completamente impietrita... io abito sotto il vesuvuio, nella 'zona rossa' e questi giocherellano sulla mia vita????
So che non esistono vie di fuga (basta un acquazzone per paralizzare il traffico), adesso dubito che anche della professionalità di chi monitora il gigante! Ho tanta paura...

ps: mk, troppo bello il video...B.è la nostra mannaia dal cielo:)

gians ha detto...

Dammi retta, tieni sempre un bel pollo sul balcone, male che vada la cena è assicurata. ;)

Mk ha detto...

Bellino eh,il video?I napoletani sono fortissimi quando non sono da "strozzare "(cit.)!:))