La ricerca, condotta con l'insegnante Bezzi Giuliana, è stata realizzata dai bambini e dalle bambine di 5°A e 5° B della scuola elementare di Paradiso A, Carrara. Il titolo di questa pagina è stato ispirato dal libro di Marcello D'Orta, Mondadori Editore. Le domande rivolte ai bambini sono state tratte dal volume di Renzo Vianello e Maria Laura Marin "La comprensione della morte nel bambino", Giunti Editore, Firenze, 1985.
Secondo te che cosa vuol dire la parola morto?
° Vuol dire che una persona o un animale non può più compiere azioni col corpo sulla terra per mancanza di risorse vitali, per malattia, per omicidio o anche per vecchiaia.
° Mi fa pensare ad un defunto sdraiato sul pavimento.
° "Vita spenta" cioè quando la vita si spegne se ne va.
° Tristezza dispiacere è una parola molto brutta.
Cosa pensi che succeda quando qualcuno muore?
° Per un certo tempo può stare lì, con le persone più care anche se nessuno ti vede e dopo si va dentro la tomba in cui ti mettono le persone che conosci e cadi in un sonno profondo.
° Se ne va in paradiso e qualche lacrima scende ogni tanto.
I bambini possono morire?
° Sì, i bambini possono morire se succede qualcosa di grave, ma a volte no, perché secondo me ci sono gli angeli che li aiutano.
° Certo i bambini possono morire per una malattia, o per qualche cos'altro, ma certi possono anche vivere.
° Si, i bambini possono morire, perché in questo mondo è pieno di guerre e poi basterebbe anche un filo elettrico.
Tutti devono morire?
° No perché nel mondo non ci sarebbe più uno in vita.
° Si quasi tutti devono morire.
° Si tutti devono morire quando si è troppi.
Cosa fa uno quando è morto?
° Lo portano al cimitero e poi è morto. In casa mia, a volte, non muore nessuno.
° Non parla non vede, rimane solo dentro una tomba in un buco al cimitero.
° Quando le persone sono morte stanno con la loro anima in paradiso a guardare cosa succede ai propri cari.
2 commenti:
le guerre e un filo elettrico...che poesia
"Non parla non vede, rimane solo dentro una tomba in un buco al cimitero."
poca poesia ma tanto cinismo...
brrrr
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