E fu così che un dì di dicembre mi ritrovai per una selva oscura. Non avevo smarrito la retta via, anzi, l'avevo abbandonata di mia sponte per scoprirne di nascosto l'effetto. 'Vengo anch'io?' mi si disse. 'No!' mi dissi e così rispondendo mi avviai. Lasciai me dietro certi occhi e qualche sguardo, delle mani e qualche piede che -solo poi m'accorsi- s'era fatto pedata, e continuai.
Non guardavo mai indietro nè avanti, solo in terra e quello che calpestavo era tutto quello che vedevo, anche gli odori.
Non mancavo di niente, niente ricordavo e niente pativo. Solo un po' di dolenzìa a livello del collo degli arti inferiori. Note dolenti ma di facile gestione. Bastava, infatti, che disponessi il corpo in posizione seduta o supina e tutto tornava a non dolermi più. Feci così per del tempo che non oso quantificare e mi trovai bene finchè la dolenzìa non si spostò agli occhi.
Ah occhi miei, occhi di mare
come riuscite a farmi tanto male?
Non guardavo mai indietro nè avanti, solo in terra e quello che calpestavo era tutto quello che vedevo, anche gli odori.
Non mancavo di niente, niente ricordavo e niente pativo. Solo un po' di dolenzìa a livello del collo degli arti inferiori. Note dolenti ma di facile gestione. Bastava, infatti, che disponessi il corpo in posizione seduta o supina e tutto tornava a non dolermi più. Feci così per del tempo che non oso quantificare e mi trovai bene finchè la dolenzìa non si spostò agli occhi.
Ah occhi miei, occhi di mare
come riuscite a farmi tanto male?
...te be continued...
3 commenti:
Marzia è bellissimo questo post.
E mi piace moltissimo il nuovo stile del blog. Sono contenta che sei tornata online!
Grazie Ast! Anche lo stile blog ti piace? A me già m'ha rotto...
Sono tornata sì....per restare, cioè speriamo :D
Anch'io, come si dice qui, "non riesco più a fare l'uovo" da nessuna parte.
Mah.
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